Coltelli tradizionali in tempi moderni, anacronismo o realtà?

-Per me i chiudibili fatti ad arte sono pura magia, e difficili da fare ci sono molte componenti mentre i lama fissa hanno il fulcro nella lama poi ci puoi mettere come ora fanno parecchi, Paracord e Micarta che non è altro che cellulosa e resine, pur vero che un utilizzo lo hanno i fissi , sono concorde con Rocky77 ,ma forse il pieghevole lo si è un pochino relegato a un ruolo secondario , io ho un Virginia degli anni 80 ereditato da mio padre a scatto se lo trovo lo posto, con una lama e consistenza di tutto rispetto,e ho immagini di coltelli robusti pieghevoli per lavoro .Io inizialmente ho iniziato coi pieghevoli e tradizionali come i multiuso,Opinel Gentleman etc e anche alcuni Neck Knife ragionavo nella mia mente malata che per me erano gioielli e se uno non li indossa e porta in tasca che senso ha ,non puoi uscire di casa con un KA BAR ma un Sodbuster case o Buck 110 puoi occultarli , il coltello che uso frequente e ho con me tutti giorni e un Druid 283 Steel Will .Dopo anche io sono stato affascinato dai lama fissa, ma sto pensando seriamente di orizzontare il mio interesse sui pieghevoli almeno senza tirarli fuori ditasca senza ragione li posso portare e cambiare come scarpe, e sono belli come una auto o moto di epoca.
 
Piuttosto sembra che in molti video test si cerchi di rompere i coltelli apposta...sono io solo ad averlo notato o anche voi?

Be', alcuni test hanno proprio quella finalità, ossia vedere il "punto di rottura".
Se ne vedono tanti anche fatti dalle stesse case costruttrici (tipici sono quelli della Cold Steel).

Questo non significa che tutti dobbiamo picchiare mazzate sui nostri coltelli nel tentativo di spezzare un manufatto di cemento... :biggrin:

Però vedere qualcuno che fatica 7 camicie per rompere un coltello che si possiede, fa stare tranquilli sulla sua robustezza e sul suo uso senza particolari riguardi nel "normale" utilizzo con, anche, batoning all'occorrenza.
 
U

Utente 24852

Guest
Piuttosto sembra che in molti video test si cerchi di rompere i coltelli apposta...sono io solo ad averlo notato o anche voi?

Assolutamente no, é uno dei motivi principali per cui non mi affido alla maggior parte delle recensioni sul WEB per valutare un prodotto. Per me sono "stress test" fatti solo per "promozione" o per fare "visualizzazioni" o per supportare le proprie preferenze, convinzioni.
Certo se compro un coltello con l'intento di tagliare chiodi, fare "scalini" piantandolo degli alberi, abbattere alberi, ecc... ok... sicuramente potrei seguire la questione,... ma se il coltello lo uso per altri scopi, in natura,.... béh... di sicuro mi fido maggiormente di chì mostra qualcosa di meno "esaltante", ma più "coerenee" e semplice. Per me "classico" / "tradizionale" é sinonimo di qualcosa che non "enfatizzato" in mille-mila maniere,.... ma al contrario é discreto, semplice.

Ma é lo stesso motivo per cui adoro i tradizionali, classici senza fronzoli, senza la ricerca di chissà cosa.... perché sono stati usati da generazione e generazioni, per fare le stesse cose che faccio in natura... e spesso non per poco tempo, ma a vita ;)

Poi... c'é da considerare che nei video e nelle foto le persone possono trasmettere quello che desiderano, se lo si sà fare.
Quindi può sempre non essere quello che sembra,... Voglio far risultare qualcosa "debole"?? Facile. Voglio farlo risultare "robusto"?? Facile. Voglio farlo sembrare più grande?? Facile, ecc,....
 
Io prendo questi test solo come un'indicazione di massima. Molti di questi mi infastidiscono perché faziosi o scriteriati, altri che reputo più seri li trovo utili per valutare INDICATIVAMENTE la robustezza di un coltello che mi interessa senza rimetterci del mio.

Tornando sul pezzo, operazioni di marketing sgradevoli sul tradizionale sono anche le riedizioni di coltelli classici fatte strapagare. Un paio di esempi: a mio parere bei coltelli, ma a prezzi "pompati".
Il copyright è mio, ma va bene, eventualmente paghi un giro di brindisi semmai ci si incontriamo.
Contaci!
 

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Ringraziando Massimo per il bel post che fa riflettere, direi che i coltelli tradizionali mantengono il loro fascino e la loro utilità, solo che dagli anni 70 in poi in Italia è diventato sempre più difficile usare un coltello nel quotidiano, mi ricordo da ragazzino anche qui in veneto molti avevano un regionale in tasca , c’era più campagna coltivata, ora c’è più turismo, ma anche ora se estrai un folder per fare un lavoretto è più facile che qualcuno ti guardi sbigottito o in cagnesco, soprattutto se non ti conosce, quindi anche l’uso quotidiano è stato via via diminuito, non da parte mia che non mi faccio problemi, ma in generale è così, e anche i coltelli tradizionali sono spesso diventati oggetti da vetrina del collezionista e sempre meno attrezzi per tutti i giorni, fatte salve alcune regioni o territori dove l’uso è ancora tradizione e anche la gente e le FFOO sono molto più tolleranti.
 
Ringraziando Massimo per il bel post che fa riflettere, direi che i coltelli tradizionali mantengono il loro fascino e la loro utilità, solo che dagli anni 70 in poi in Italia è diventato sempre più difficile usare un coltello nel quotidiano, mi ricordo da ragazzino anche qui in veneto molti avevano un regionale in tasca , c’era più campagna coltivata, ora c’è più turismo, ma anche ora se estrai un folder per fare un lavoretto è più facile che qualcuno ti guardi sbigottito o in cagnesco, soprattutto se non ti conosce, quindi anche l’uso quotidiano è stato via via diminuito, non da parte mia che non mi faccio problemi, ma in generale è così, e anche i coltelli tradizionali sono spesso diventati oggetti da vetrina del collezionista e sempre meno attrezzi per tutti i giorni, fatte salve alcune regioni o territori dove l’uso è ancora tradizione e anche la gente e le FFOO sono molto più tolleranti.
salute, parole sante !
 
Ringraziando Massimo per il bel post che fa riflettere, direi che i coltelli tradizionali mantengono il loro fascino e la loro utilità, solo che dagli anni 70 in poi in Italia è diventato sempre più difficile usare un coltello nel quotidiano, mi ricordo da ragazzino anche qui in veneto molti avevano un regionale in tasca , c’era più campagna coltivata, ora c’è più turismo, ma anche ora se estrai un folder per fare un lavoretto è più facile che qualcuno ti guardi sbigottito o in cagnesco, soprattutto se non ti conosce, quindi anche l’uso quotidiano è stato via via diminuito, non da parte mia che non mi faccio problemi, ma in generale è così, e anche i coltelli tradizionali sono spesso diventati oggetti da vetrina del collezionista e sempre meno attrezzi per tutti i giorni, fatte salve alcune regioni o territori dove l’uso è ancora tradizione e anche la gente e le FFOO sono molto più tolleranti.
questa è una riflessione interessante.
è la verità, nulla da aggiungere.

però ho notato che in questi ultimi tempi c'è stato un ritorno al tradizionale.
l'ho notato leggendo le riviste, i forum e le pagine on line.
anche le case stanno aumentando i loro prodotti a catalogo.
a me la cosa fa indubbiamente piacere.
avere in tasca un oggetto utile ma anche bello e carico di storia, non ha prezzo.
 
Squadra che vince...
Molti tradizionali han un design che nasce da una tradizione lunga secoli e sviluppata per l'utilità.
Tralasciando che spesso son lame forgiate e sappiamo che a parità di qualità della tempra forgiato>asporto... ...gli acciai bene o male restan sempre quelli e si son evoluti anche nei tradizionali.
Quindi li trovo tutto tranne che anacronistici. Il coltello moderno nasce per il design o per la funzionalità data dall'esperienza spesso di una persona, spesso di qualcuno che in realtà ha esperienze limitate... E spesso per impressionare.
Il coltello tradizionale dall'esperienza di un popolo. Per lavorare.

Sinceramente ho alcuni dubbi sul quale sia concettualmente piú evoluto.
 
Squadra che vince...
Molti tradizionali han un design che nasce da una tradizione lunga secoli e sviluppata per l'utilità.
Tralasciando che spesso son lame forgiate e sappiamo che a parità di qualità della tempra forgiato>asporto... ...gli acciai bene o male restan sempre quelli e si son evoluti anche nei tradizionali.
Quindi li trovo tutto tranne che anacronistici. Il coltello moderno nasce per il design o per la funzionalità data dall'esperienza spesso di una persona, spesso di qualcuno che in realtà ha esperienze limitate... E spesso per impressionare.
Il coltello tradizionale dall'esperienza di un popolo. Per lavorare.

Sinceramente ho alcuni dubbi sul quale sia concettualmente piú evoluto.
considerazioni interessanti.
In epoca moderna il coltello si è evoluto come materiali e forme.

I materiali sono migliorati seguendo la logica del progresso scientifico. Questo è un bene in quanto il consumatore finale può avvalersi di prestazioni ben diverse rispetto al passato.
Ma può anche optare per acciai più classici, se lo preferisce. O per il legno.

Sulle forme la questione si va ad intricare. Sono davvero tantissimi i coltelli nati per motivi puramente estetici e per rispondere alle mode del momento. O anche per inventarne di nuove.
Ma le forme classiche, con le loro geometrie nate dall'uso, secondo me non si battono.
I coltelli tradizionali non sono frutto di uno studio ingegneristico, ma nascono dalla pratica sul campo. Ecco perché imbattibili come efficacia.

Detto questo, ben vengano tutte le novità fatte per migliorare la resa del coltello.
Penso alle evoluzioni rispetto ai blocchi. Un coltello più sicuro è un coltello migliore.
Penso agli acciai performanti, ai rivestimenti e alle tempre….
Agli studi sull'ergonomia dei manici.
Questa è una direzione che mi sento di approvare.

Ma sulle forme e sulle geometrie rimango un tradizionalista.
 
considerazioni interessanti.
In epoca moderna il coltello si è evoluto come materiali e forme.

I materiali sono migliorati seguendo la logica del progresso scientifico. Questo è un bene in quanto il consumatore finale può avvalersi di prestazioni ben diverse rispetto al passato.
Ma può anche optare per acciai più classici, se lo preferisce. O per il legno.

Sulle forme la questione si va ad intricare. Sono davvero tantissimi i coltelli nati per motivi puramente estetici e per rispondere alle mode del momento. O anche per inventarne di nuove.
Ma le forme classiche, con le loro geometrie nate dall'uso, secondo me non si battono.
I coltelli tradizionali non sono frutto di uno studio ingegneristico, ma nascono dalla pratica sul campo. Ecco perché imbattibili come efficacia.

Detto questo, ben vengano tutte le novità fatte per migliorare la resa del coltello.
Penso alle evoluzioni rispetto ai blocchi. Un coltello più sicuro è un coltello migliore.
Penso agli acciai performanti, ai rivestimenti e alle tempre….
Agli studi sull'ergonomia dei manici.
Questa è una direzione che mi sento di approvare.

Ma sulle forme e sulle geometrie rimango un tradizionalista.


Bisogna considerare però che noi, oggi, facciamo anche attività non tradizionali...

La britola serve per potare, in escursione non poto; l'arburesa sarda è da scanno, in escursione mangio le scatolette, la saracca romagnola è da combattimento, in escursione combatto con la salita, servono di più gambe buone... :biggrin:

Inoltre ieri ha postato di aver utilizzato una Nata per lavorare il Cedro del Libano che ti è caduto con la tempesta ;)

Be', però in realtà hai ragione, la Nata è un coltello tradizionale, giapponese ma tradizionale :biggrin:
 
Bisogna considerare però che noi, oggi, facciamo anche attività non tradizionali...

La britola serve per potare, in escursione non poto; l'arburesa sarda è da scanno, in escursione mangio le scatolette, la saracca romagnola è da combattimento, in escursione combatto con la salita, servono di più gambe buone... :biggrin:

Inoltre ieri ha postato di aver utilizzato una Nata per lavorare il Cedro del Libano che ti è caduto con la tempesta ;)

Be', però in realtà hai ragione, la Nata è un coltello tradizionale, giapponese ma tradizionale :biggrin:

Ti capisco Wombat., ma il mio discorso è generale e non si limita alle attività maggiormente compiute dagli escursionisti.

Ogni lavoro in natura può essere svolto da vari attrezzi.

La potatura la posso fare anche con un tattico militare dotato scolasangue, di sega sul dorso e di punta american tanto. Ma è con la roncola che avrò il risultato migliore.

Il cedro di ieri l'ho processato con uno strumento tradizionale giapponese e ho avuto ennesima conferma della sua bontà, frutto di secoli di lavoro e miglioria.

Bisogna prestare attenzione a non cadere nell'errore di circoscrivere un attrezzo ad una sola attività. Anche se è in quel frangente che da il suo meglio.

Il bello dei tradizionali è che sono nati e cresciuti in periodi nei quali si doveva fare tutto con pochissima attrezzatura e da essa dipendeva la giornata.
 
Ho dato un'occhiata ai vari cataloghi on line di molte case produttrici di coltelli di qualità.
Ho notato che sono davvero in tanti a proporre dei "pattern" tradizionali.

Ho avuto l'impressione che questi nuovi coltellini in stile tradizionale siano diventati dei gentleman knife…. ovvero degli accessori di stile.

Cosa ne pensate?
 
Ho dato un'occhiata ai vari cataloghi on line di molte case produttrici di coltelli di qualità.
Ho notato che sono davvero in tanti a proporre dei "pattern" tradizionali.

Ho avuto l'impressione che questi nuovi coltellini in stile tradizionale siano diventati dei gentleman knife…. ovvero degli accessori di stile.

Cosa ne pensate?

Penso dipenda dal marketing.

Oggi nessuno porta più in tasca un coltellino tradizionale per il lavoro nei campi, il quale potrebbe essere in materiali semplici e poveri. O comunque molto meno di una volta.

Questi coltellini ora devono indirizzarsi su di una fascia di mercato costituita da amatori (e meno da utlilzzatori) per cui ci si dedica ad utilizzare materiali e finiture più pregiate.

IMHO
 
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A me che sto in ufficio tutto il giorno non dispiace la tendenza alla gentleman-izzazione dei tradizionali. Mi piace pensare al coltello come a un strumento-accessorio come l'orologio. La preoccupazione sarebbe se la tendenza fosse troppo estrema, con prezzi esagerati per motivi puramente collezionistici e di status; ma accolgo volentieri tradizionali eleganti da portare con sé per un uso leggero e quotidiano, fatti bene e con buoni materiali e la necessaria attenzione all'uso (insomma, non finiture in oro e poi acciaio scarso e impugnatura scomoda). Sia molto tradizionali sia rivisitati con qualche materiale moderno, chessò micarta.
Considerato poi che l'offerta mi pare sterminata, giusto che ci sia spazio anche per la podina (roncoletta pieghevole) in acciaio modesto e manico in legno così se la perdo o rompo nell'orto poco male.
 
si sono d'accordo con la vostra visione.

Dire che è un processo corretto, del resto il coltello non si porta più come prima, anzi non si può portare.
Ma dove c'è libertà, molti lo "indossano" come fosse un orologio da abbinare al loro stile.

Forse questa tendenza ha contribuito a salvare molti di questi modelli, altrimenti caduti nel dimenticatoio come è successo ai tradizionali europei.
 
si sono d'accordo con la vostra visione.

Dire che è un processo corretto, del resto il coltello non si porta più come prima, anzi non si può portare.
Ma dove c'è libertà, molti lo "indossano" come fosse un orologio da abbinare al loro stile.

Forse questa tendenza ha contribuito a salvare molti di questi modelli, altrimenti caduti nel dimenticatoio come è successo ai tradizionali europei.
Nel mio caso e cosi' io porto sempre con me il coltello perchè e da sempre parte della mia quotidianità fin quando ero piccolo lo portavo per necessità per costruire giocattoli (fionde ,cerbottane ,lance ecc.) o per fare merenda e per molte altre attività quini e come l'orologio al polso se non c'è l'hai e come se ti senti incompleto ora io non so come sono le mode del momento e i motivi reali perchè uno porta il coltello in tasca ma nel mio caso e più facile che dimentico il cellulare che il coltello
 
Interessante domanda... sarei curioso di sapere l'età media dj chi scrive.. questo perché a me capita di comprare dei coltelli che vedevo da piccolo e che all'epoca non potevo comprarmi. Es buck 110, puma game, puma hunter, etc etc... quindi non so se è dato dal fatto che in qualche modo il possederlo mi riporta indietro nel tempo... poi da un lato ci sono delle forme dj coltelli nuovo che sono poco utilizzabile es gli Extraratio (e ce lo dice uno che ne ha diversi anche un pieghevole rao2) che sono praticamente inutili, tranne forse l'acciaio 690 che comunque è un buon compromesso tra durezza, tenuta di filo e riafilatura. Il fascino da una parte aiuta, vedi pattada etc... io ho posseduto e forse perso, nel senso che non lo trovo più, un pattada di extremaratio e vi devo dire che è un ottimo mix tra linee classiche e materiali moderni. Che dire.. secondo me gli anni 90 erano in giusto compromesso, j primi micarta tipo Spyderco e g10, oppure qualche coltello in titanio tipo buck 560. Mj piacciono ma trovo poco utili le lame Tanto. Anche se full Tag io non userei mai un buck 120 per fare del batoning, preferisco usare un extramaratio fulcrom. Per finire e mi scuso per il pippone ma spero sia solo un modo per dare qualche spunto diverso vogliamo parlare dei prezzi? Oggi un Puma game lo prendo a 200/300 euro. Io sono uno che per nostalgia, gusto e passione si sacrifica e potrebbe anche pensare di spenderli ma sul lato pratico è un furto... ma questo è soltanto un parere e ben ci sta un confronto ed eventualmente anche un cambio di idea
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si sono d'accordo con la vostra visione.

Dire che è un processo corretto, del resto il coltello non si porta più come prima, anzi non si può portare.
Ma dove c'è libertà, molti lo "indossano" come fosse un orologio da abbinare al loro stile.

Forse questa tendenza ha contribuito a salvare molti di questi modelli, altrimenti caduti nel dimenticatoio come è successo ai tradizionali europei.
Purtroppo la legge non aiuta e direi anche il pregiudizio delle.persone che vedononquasi esclusivamente palama come un oggetto atto ad offendere. In 40 anni ho conosciuto solo una persona che è statandenunciata per possesso di un coltello, perso ca 25 anno fa, ma eravamo giovani, vestito da Metallaro, capelli lunghi, in piazzale Loreto e un coltello a Farfalla in tasca... per il resto è ovvio che non si deve portare un coltello allo stadio, alle fiere etc.. nel.resto dei casi se non lo sfoggiare vedo difficile la possibilità di una "perquisa"...
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si sono d'accordo con la vostra visione.

Dire che è un processo corretto, del resto il coltello non si porta più come prima, anzi non si può portare.
Ma dove c'è libertà, molti lo "indossano" come fosse un orologio da abbinare al loro stile.

Forse questa tendenza ha contribuito a salvare molti di questi modelli, altrimenti caduti nel dimenticatoio come è successo ai tradizionali europei.
Purtroppo la legge non aiuta e direi anche il pregiudizio delle.persone che vedono quasi esclusivamente la lama come un oggetto atto ad offendere. In 40 anni ho conosciuto solo una persona che è stata denunciata per possesso di un coltello, perso ca 25 anno fa, ma eravamo giovani, vestito da Metallaro, capelli lunghi, in piazzale Loreto e un coltello a Farfalla in tasca... per il resto è ovvio che non si deve portare un coltello allo stadio, alle fiere etc.. nel.resto dei casi se non lo sfoggiare vedo difficile la possibilità di una "perquisa"...
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è vero, ricordo quel film.
come dicevo, non vi erano regole fisse ma tutto dipendeva dalle varie necessità.
lo stockman era apprezzatissimo dai cowboy e mandriani in genere.
moose e muskrat dai trapper e cacciatori.
ho corretto il mio intervento, nel trio nessmuk vi era un moose e non un muskrat.
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chiedi e ti sarà dato!
Mi state facendo venire voglia di un doppia lama.. al momento ne ho uno ma lama singola che Boker chiama Stockman col la punta in su e barlow con la punta in giù... di seguito un articolo che parla di quest'ultimo... aggiungo anche un interesante sito https://coolmaterial.com/feature/barlow-knife-history/
Di seguito il mio tascabile...
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