Erbe spontanee commestibili/non commestibili-confronto-

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Utente 24852

Guest
...inoltre, sempre opinione personale, se una persona ha un'interesse... serio, maturo, reale... non vedo il motivo di cercare le soluzioni più semplici e veloci, scorciatoie discutibili. Senza mettersi in gioco in prima persona, praticamente.

Le possibilità per apprendere qualcosa ci sono, soprattutto ai giorni nostri, quindi... impegno, determinazione, costanza, coerenza e VIA ;)
 
strano che nessuno ha ancora parlato d tecniche di sopravvivenza che permettano di fare ciò che l'utente chiede

bhè un sistema cè ma è piuttosto lungo

se cerchi sul manuale di sopravvivenza dell'esercito americano lo trovi ma cmq il concetto è questo

prendi verie parti della pianta (foglie fiori e radici) e le sfreghi sulla pelle in punti diversi

se non succede nulla dopo quoalche ora fai la stessa cosa su una parte di pelle piu sottile e sensibile, tipo ascella o interno braccio

se ancora nulla vai con le mucose tipo le labbra

se ancora nulla vai con un microassaggio

se tt ok un assaggio piu grande e poi se nulla sei tranquillo

ma tutto il ciclo richiede circa 24 ore, non è compatibile con una escursione, al massimo con un campo di piu giorni ;)

metodo assolutamente non sicuro.

il termine veleno e' assolutamente generico, i metodi di azione e tante altre cose sono assolutamente differenti. esistono piante sicurissime da toccare ma felicemente letali se mangiate, e piante irritantissime se toccate ma commestibili

la cottura non sempre degrada il veleno.

ricordiamoci che l'utente medio di un manuale militare e' un militare, che nella cultura di oltreoceano solitamente e' un armadio indottrinato ma non propriamente un luminare e la cui istruzione e' a dir poco lacunosa, e partendo sempre dal presupposto che ci sia una ulteriore squadra sar/csar pronta a pararti le terga, o che tu ti sia sacrificato per la patria, god bless america!


sinceramente?
È un sistema non sicuro... Nelle erbe, radici, cortecce, frutti, bacche e semi, ci sono sostanze che creano problemi in piccolissime quantità, altre solo a certe altre concentrazioni e ce ne sono altre ancora che hanno effetti solo dopo un tempo più lungo, anche 5-7 giorni...

Non consiglierei a nessuno di fare simili prove a meno che non sia già sicuro al 100% di morire se non trova cibo di qualche genere...

quoto parola per parola

...inoltre, sempre opinione personale, se una persona ha un'interesse... serio, maturo, reale... non vedo il motivo di cercare le soluzioni più semplici e veloci, scorciatoie discutibili. Senza mettersi in gioco in prima persona, praticamente.

Le possibilità per apprendere qualcosa ci sono, soprattutto ai giorni nostri, quindi... impegno, determinazione, costanza, coerenza e VIA ;)

buono spunto :) vero che entrano in gioco molti altri fattori e tutti siamo un po' pigri, ma se e' possibile imparare qualcosa la cosa e' interessante :)
 
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Utente 24852

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buono spunto :) vero che entrano in gioco molti altri fattori e tutti siamo un po' pigri, ma se e' possibile imparare qualcosa la cosa e' interessante :)

Esattamente... e onestamente il punto é proprio questo.
Se ci interessa a qualcosa e la si desidera imparare, penso che per imparare quel qualcosa in maniera seria... bisogna applicarsi facendo qualcosa di serio.
La pigrizia & Co. dovrebbero automaticamente fare... per quanto mi riguarda quel genere di sensazioni sono sintomo che quell'interesse non é poi reale... ma giusto una cosa di quel momento.
 
bhè ovviamente è un sistema da attuare se:

1)sappiamo x certo che abbiamo bisogno di cibo e non ne avremo per piu giorni
2)abbiamo una vaga idea che una determinata pianta sia buona ma non la certezza (non è da provare a caso su tutti i vegetali della montagna)
3) non è un sistema sicuro, certo, io lo dicevo solo x informazione, non come consiglio, una buona pizza è meglio che testare i vegetali :)
 
Per esperienza personale, iniziata del tutto casualmente vedendo un ragazzo del posto (colline sopra Stresa) con in mano un mazzetto di erbe, chiedendo cos'erano etc... , si inizia dalle erbe più facili a partire dal tarassaco quello classico lasciando perdere le varianti e man mano aggiungendo, giudiziosamente, erbe conosciute sui libri. Io ne ho due ormai vecchi: "che fiore è" che parla delle erbe spontanee divise per colore. Molto utile. L'altro "le erbe selvatiche" preso in un supermercato. A me è servito di più il primo. Il mazzetto di erbe di quel ragazzo erano "verzitt" dette anche verzulì, grisol, sciupit, dal rumore che fanno strofinandoli (tipo foglie di verza). Nome botanico Silene Vulgaris, detta anche erba del Cucco. Si colgono i germogli in primavera quando sono lunghi un 5 cm. Si cucinano come gli spinaci. Da lì è nata la passione di conoscere altre erbe. Quindi i germogli di luppolo (lovertis) il timo selvatico di varie profumazioni, il piè d'oca e tantissime altre man mano. Si va prudenti, si confrontano i particolari con le immagini e non si sbaglia... Ed è bellissimo passeggiare per prati e sentieri con - anche - lo scopo di raccogliere qualcosa di buono... https://www.google.com/search?q=silene+vulgaris+grisol&safe=active&sa=X&rlz=1C1PRFI_enIT706IT710&biw=1366&bih=626&tbm=isch&source=iu&ictx=1&fir=RULL1a9PHno-oM%3A%2C1sxY5zcrwF14XM%2C_&usg=AI4_-kQmwd3rhUqpLhzcSqwl4-6WAJFOCQ&ved=2ahUKEwjdwtWR1rbgAhW3wsQBHQ-2DDUQ9QEwA3oECAUQBg#imgrc=RULL1a9PHno-oM:
 
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Utente 24852

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Questa é la mia preferita... se non hai voglia di vederti il video intero... puoi passare direttamente al minuto 2:30 circa, in cui ho inserito alcune informazioni. Ovviamente questo non sostituisce un corso, un'uscita con qualcuno di competente ;) È una curiosità ;)

 
Prima la domanda:
come riconoscere una salvia ornamentale da una salvia officinale basandosi solo su fusto e foglie, senza quindi menzionare i fiori?

Poi una piccola spiegazione:
ho una salvia in giardino che è uno splendore e sono anni che ne consumo le foglie, ma non ha mai fatto fiori.
Parlando con un vicino mi dice "che bella salvia ornamentale!"
Ora mi sono venuti dei dubbi... qualcuno riesce ad aiutarmi a fugarli?
 
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Utente 24852

Guest
Io conosco la Salvia Comune (Pratensis)

Possibili confunsioni con altri tipi di Salvia erbacea, nessuna tossica.
Premetto sempre che le mie conoscenze riguardano la regione in cui vivo (Svizzera Italiana), quindi non sono da escludere varianti e maggiori piante, anche simili.


Se vuoi fotografo alcune pagine di alcuni "manuali" che possiedo e te le invio in privato ;)
Così puoi anche vedere le eventuali differenze o similitudini con la tua
 
Prima la domanda:
come riconoscere una salvia ornamentale da una salvia officinale basandosi solo su fusto e foglie, senza quindi menzionare i fiori?

Poi una piccola spiegazione:
ho una salvia in giardino che è uno splendore e sono anni che ne consumo le foglie, ma non ha mai fatto fiori.
Parlando con un vicino mi dice "che bella salvia ornamentale!"
Ora mi sono venuti dei dubbi... qualcuno riesce ad aiutarmi a fugarli?

Se ne consumi le foglie da anni e non sei stato male, non è tossica :biggrin:

Secondo, le salvie ornamentali si chiamano così perchè hanno delle infiorescenze molto più grandi e vistose della comune Salvia officinalis, che normalmente si usa in cucina, e se la tua non fa i fiori è molto strano o_O

Terzo: per i riconoscimenti vai in un vivaio, di quelli che vendono non solo piante ornamentali ma anche piantine da orto da trapiantare (pomodori, melanzane, finocchi, piselli ecc.) e ti fai mostrare le diverse varietà di salvia.
 
Questa é la mia preferita... se non hai voglia di vederti il video intero... puoi passare direttamente al minuto 2:30 circa, in cui ho inserito alcune informazioni. Ovviamente questo non sostituisce un corso, un'uscita con qualcuno di competente ;) È una curiosità ;)


Mamma quanto adoro quella zuppa!!!!!
Sto aspettando che venga fuori qui nei miei boschi per poi fare ancora indigestione come l'anno scorso!:woot:
 
Io conosco la Salvia Comune (Pratensis)

Possibili confunsioni con altri tipi di Salvia erbacea, nessuna tossica.
Premetto sempre che le mie conoscenze riguardano la regione in cui vivo (Svizzera Italiana), quindi non sono da escludere varianti e maggiori piante, anche simili.


Se vuoi fotografo alcune pagine di alcuni "manuali" che possiedo e te le invio in privato ;)
Così puoi anche vedere le eventuali differenze o similitudini con la tua
Grazie, molto gentile!
Se mi mandi qualche screenshot caricato con imageshack o simili te ne sarei grato.

Se ne consumi le foglie da anni e non sei stato male, non è tossica :biggrin:

Secondo, le salvie ornamentali si chiamano così perchè hanno delle infiorescenze molto più grandi e vistose della comune Salvia officinalis, che normalmente si usa in cucina, e se la tua non fa i fiori è molto strano o_O

Terzo: per i riconoscimenti vai in un vivaio, di quelli che vendono non solo piante ornamentali ma anche piantine da orto da trapiantare (pomodori, melanzane, finocchi, piselli ecc.) e ti fai mostrare le diverse varietà di salvia.
Che non sia tossica è palese.
Purtroppo non andando a fiore (in 5 anni mai visto uno!) non posso confrontare le infiorescenze, proprio per questa ragione chiedevo il riconoscimento da foglie e fusto.

Per l'ultimo punto tralascio: i vivai nella mia zona sono posti ridicoli dove i proprietari chiamano le piante in dialetto senza conoscerne i nomi scientifici e la loro cultura botanica è più ristretta della mia. Ho avuto pessime esperienze in questi luoghi e non gli porterei a riconoscere nemmeno una margherita.
Anche per questo motivo ho tentato un "aiuto" attravverso il forum.

Grazie ma le condizioni della mia pianta sono l'opposto di quelle ipotizzate in quel link... proprio non capisco perché non abbia mai fiorito.
 
Allora, se la tua pianta appartiene alla Famiglia delle Labiatae (o anche Lamiaceae), a parte desciverti il fiore visto che non ne fa :biggrin:, deve aver il fusto a sezione quadrangolare e la foglia come questa:

Salvia_officinalis2.jpg


Un po' "bugnosa" la parte superiore, di colore verde, e grigo argentea la pagina inferiore.
 
Io ho cinque tipi di salvia fra le varie erbe aromatiche, a foglia larga, a foglia stretta, purpurea, tricolore e all'anas ..... giusto per incasinare il tutto :poke: ..... non mi cimento con i nomi scientifici o prendo sù :lol:

L'uso che ne faccio è, molto indicativamente, foglia larga fritte (generalmente in pastella), foglia stretta uso comune in cucina, purpurea fritta o nella frittata, all'ananas per i dolci o nelle insalate, tricolore per infusi e per fare il liquore.

Ciao :si:, Gianluca
 
Allora, se la tua pianta appartiene alla Famiglia delle Labiatae (o anche Lamiaceae), a parte desciverti il fiore visto che non ne fa :biggrin:, deve aver il fusto a sezione quadrangolare e la foglia come questa................
Un po' "bugnosa" la parte superiore, di colore verde, e grigo argentea la pagina inferiore.
mmmm no, le foglie sono diverse per forma e colore. Devo verificare il fusto....
Faccio un paio di foto e e le inserisco nella discussione così è più chiaro.

Grazie comunque per l'aiuto
 
Con la mia compagna raccogliamo varie erbe spontanee e le utilizziamo generalmente a scopo fitoterapico, alcune le consumiamo anche in escursione o le utilizziamo -sempre per boschi- in vari modi; personalmente ho approcciato al mondo delle spontanee grazie ad alcune vecchiette quando mi sono spostato in Piemonte, quando ero piccolo mio nonno ne raccoglieva sovente ma ai tempi ero interessato ad altro...peccato...ho recuperato poi. La mia compagna ha seguito vari corsi di fitoterapia e riconoscimento da spontaneo.
Da qualche tempo sul mio blog e sulla pagina FB sto portando avanti delle schede di riconoscimento ed utilizzo delle piante che utilizzo più spesso, le schede hanno però solo scopo informativo e non sono sufficienti per il riconoscimento sicuro inoltre non tratto volutamente l'uso fitoterapico ma solo l'ambito della commestibilità e dei possibili utilizzi in escursione, per il resto consiglio di avvicinarsi all'argomento affiancandosi a qualcuno di provata esperienza...detto ciò di seguito posterò qualche link alle schede in questione:

Parto dalla classica ortica che ovviamente mangio, ma della quale si possono utilizzare le radici come cordame: https://puckdeiboschi.noblogs.org/post/2018/11/14/erbe-edibili-ortica/
 
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Utente25010

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Non mi intendo assolutamente di flora, ma girando spesso per boschi e monti con la mia MTB ho sempre covato il desiderio di saper riconoscere qualche comune erba spontanea commestibile per raccoglierla ed usarla al momento o da portare a casa in piccoli mazzetti.

Consultando alcune risorse online o anche app quali Pl@nNet, ho notato che vi sono molte piante che si somigliano enormemente.

Un esempio è il Tarassaco (Dente di Leone). Sembra una pianta così facile da riconoscere, ma le erbe che somigliano a questo sono diverse:
"Hypochaeris radicata, Taraxacum officinale, Taraxacum campylodes G.E.Haglund, Sonchus tenerrimus, Crepis foetida, Leontodon hispidus, Crepis sancta, Picris hieracioides, Taraxacum mattmarkense Soest, Crepis capillaris, Sonchus oleraceus, Reichardia picroides, Crepis vescicaria, Sonchus asper, Crepis setosa Haller, Hypochaeris glabra, Sonchus maritimus, Centaurea solstitialis, Scorzoneroides autumnalis, Helminthotheca echioides, Sonchus arvensis, Taraxacum dissectum, Urospermum picroides, Leotodon saxatilis" (la lista continua con altre 5 o 6 che vi risparmio).

Se provate a cercare le immagini delle piante sopra elencate, scoprirete somiglianze evidenti con il Tarassaco classico commestibile, addirittura molte sembrano identiche!
Però... solo poche di questa lista sono commestibili.

Il problema che mi pongo è quindi come riconoscere la specie commestibile da una simile non commestibile?
Esiste un manuale che mostra chiaramente come identificare l'erba commestibile e scartare quelle SIMILI non commestibili?
Per i funghi esistono, ma sulle piante non saprei...


Parlo da completo ignorante

Hai provato se non trovi quello che stai chiedendo, Di affiancare un libro di botanica con spiegazioni, usi, con un app che permette di riconoscere la pianta tramite una foto?

Ripeto mai usato ne libro ne app e solo un idea che mi è venuta ora ora

*I rischi possono essere molti, causati da questo metodo che ho proposto, ne sono cosciente * però se uno ogni tanto durante un escursione ha la curiosità potrebbe provare, senza dover per forza portare via la pianta o mangiarla


La cosa migliore sarebbe affiancarsi ad una persona informata come già detto da altri..
 
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Utente 24852

Guest
Le app sono carine ma assolutamente non affidabili, possono azzeccarci parecchie volte... ma altre ti danno assolutamente risultati errati.

I libri, guide, fatte bene e dettagliate possono aiutare molto... seguendo ogni descrizione, minuziosamente, valutando tutti dettagli (fogli, venature, fiori, ecc...), con costanza, ecc si possono raggiungere buoni risultati di conoscenza... ma per semplicificare il tutto é sempre meglio cercare persone già appassionate, competenti, così da andare assieme e apprendere direttamente questa fantastica "arte" ;)

Quali erbe, come riconoscerle, quando, come raccoglierle, come usarle a scopi alimentare e medicinale, quali parti... quasi ogni pianta ha un sacco di usi differenti ;)

Io mi ritengo fortunato ad essere cresciuto per molto tempo in un'economia di sussistenza, in montagna, con degli zii che vivevano molto e direttamente di risorse selvatiche, allevamento, coltivazione, ecc... quindi forse sono di parte... ma trovo che siano argomenti, conoscenze utilissime e importantissime. Soprattutto per la propria autonomia e indipendenza.
 
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Utente25010

Guest
L idea dell' app e solo per iniziare a entrare nell' ottica e divertirsi

Per imparare, quoto tutto quello che hai detto naturalmente.

Affiancarsi ad una persona qualificata ed esperta, avvantaggia in qualsiasi settore, che sia sopravvivenza o qualsiasi altra esperienza
 
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