... diciamo che le leggi che regolano la fotografia devono essere il bagaglio di base da cui non si può prescindere!
Ad esempio Cosimo, ad appena 12 anni, ha acquistato con i suoi risparmi un corredo Yashica con il quale, libri alla mano e qualche spiegazione diretta, ha iniziato a sbattere la testa su tempi e diaframmi, profondità di campo e tutto quello che ne deriva!
Senza quel bagaglio non avrebbe mai potuto sviluppare il resto, prestando poi ll'attenzione alla sola composizione dell'immagine non dovendo nemmeno pensare a tutto il resto in quanto reso automatico dall'esperienza!
Il concetto di base per la scelta di un tempo rispetto ad un'altro o di un diaframma è molto semplice...
... il tempo, ovvviamente, regola il tempo reale che l'otturatore rimane aperto su un singolo punto del fotogramma lasciando passare la luce passante per il diaframma...
... il diaframma regola la quantità di luce che vogliamo far attraversare dall'obiettivo!
Il rapporto fra i due stabilisce quanta luce colpisce ogni punto dell'area sensibile... che sia pallicola o sensore!
In base alla sensibilità del supporto su cui impressioniamo l'immagine, serve una relativa quantità di luce... !
Le caratteristiche dei tempi sono semplici... un tempo veloce congela l'azione ed uno breva permette affetti particolari come i panning ed altro!
Ci sono anche da mettere in gioco le possibilità di usare tempi lunghi con fotocamera stativa su un supporto... ma questo lasciamolo a poi!
Le caratteristiche dei diaframmi sono relative alla profondità di campo, quindi alla possibilità di staccare il soggetto dal teatro utilizzando un diaframma molto aperto che rende sfuocato ciò che resta dietro al punto di messa a fuoco; un diaframma molto chiuso permette di avere una maggiore profondità di campo e quindi un soggetto a fuoco in un contesto nitido!
P.S. = Le stesse informazioni e nozioni le si possono dire in mille modi e con esempi diversi, quello che conta è il senso dei discorsi!