Imitazioni Extrema Ratio

Jndiana era un produttore di coltelli di Maniago, molto popolare negli anni '80. Il target era piuttosto basso (come i cinesi ora), infatti producevano molte copie di modelli più famosi. Hanno fatto anche un sacco di rambate (nel senso di coltelli con su scritto 'Rambo', 'Rambo 2', 'Survival Rambo' ecc.). La ditta è morta con il suo titolare negli anni '90.

Ah, sul fidarsi, non saprei, sono in acciaio 420, magari all'epoca era decente, ora come ora è usato più che altro per armi da esposizione e ornamento (tipo le spade replice dei film per intenderci)
 
Jndiana era un produttore di coltelli di Maniago, molto popolare negli anni '80. Il target era piuttosto basso (come i cinesi ora), infatti producevano molte copie di modelli più famosi. Hanno fatto anche un sacco di rambate (nel senso di coltelli con su scritto 'Rambo', 'Rambo 2', 'Survival Rambo' ecc.). La ditta è morta con il suo titolare negli anni '90.

Grazie della risposta, mi preoccupa il fatto che nel pomolo non ha due chiodi ribattuti ai lati, il che dimostrerebbe che si tratti di un full bar, ma un chido ribattuto in cima al pomolo, quindi immagino sia un narrow bar, infine se posso aproffittare della tua gentilezza vorrei chiederti la affilatura o falsa affilature nella punta ne fa un genere proibito, cioè arma vera e propria, posso portarlo con me nello zaino? ancora grazie
 
Se il controfilo non è affilato, allora è di libera detenzione. Ma nello zainetto puoi metterlo solo se lo tieni in casa, oppure se lo porti in giro, devi avere un giustificato motivo...
 
I MKII (il vero nome del Camillus USMC) prodotti durante la IIWW si trovano più o meno a 150 euro se marcati USMC , un po' meno se sono marcati USN .Acquistano di valore se hanno il fodero marcato BOYT (la stessa ditta che produceva le fondine per la colt1911) o il cosiddetto "red spaced" cioè una striscia di cuoio subito sotto la guardia in metallo ;con questi "accessori" ne ho visti arrivare anche a 350 euro.
Gli esemplari prodotti del 64 al 71 si trovano da un minimo di 90 euro ad un massimo 120.
Quelli prodotti successivamente dai 50 ai 100 euro.
Il Camillus USMC , per me rimane uno dei più grandi coltelli mai prodotti e che chiunque collezioni coltelli dovrebbe avere nella sua collezione.

PS
I Camillus prodotti durante la IIWW sono marron come i Ka bar incominciano ad essere prodotti neri dagli anni 60 in poi.
 
S

Speleoalp

Guest
Se hai la possibilità di toccarli con mano.... e ti piacciono, comprali.
Un coltello che non si spacca solo guardarlo, vale l'altro. La differenza la fa l'utilizzatore ;))


Parere ed esperienza personale e quindi non universale ;)
 
420, magari all'epoca era decente, ora come ora è usato più che altro per armi da esposizione e ornamento (tipo le spade replice dei film per intenderci)

Su questo tema non sono d'accordo: il 420, se temprato bene, può essere un buon acciaio, guarda i Buck ad esempio. Dipende chi lo tempra e cosa ci devi fare. Io ho un herbertz in 420, pagato 38€ nel 2008 che ancora oggi è un coltello che uso tantissimo e mi ha accompagnato dappertutto. Ho dovuto farlo ri affilare dall'arrotino, perché lo avevo rovinato non sapendo affilare, ma ora è tornato ad essere ottimo.

Per rispondere al nostro amico: coltelli militari sugli 80 € per esempio il Buck nighthawk, o più o meno su quei prezzi su ebay trovi sia il SOG SEAL PUP che il Gerber LMFII (a cui io preferisco il Prodigy, ma sono opinioni, i due coltelli sono quasi uguali).
Mi permetto di dire che intendi con coltelli militari? Insomma che ci devi fare? per spanzare la gente anche la cinesata falso extrema ratio va bene: i militari (fuori dalle forze speciali etc) i coltelli li usano per aprire le MRE e poco altro. Se è per un fattore estetico, preparati a spendere: questi coltelli costano parecchio.
Se è perché "la roba militare è buona e costa poco" o "è affidabile: la usano in guerra", o ti prendi il Ka Bar, oppure prenditi un coltello non militare, ce ne sono di veramente ottimi, con specifiche molto più consone ai nostri usi outdoors.
 
Grazie della risposta, mi preoccupa il fatto che nel pomolo non ha due chiodi ribattuti ai lati, il che dimostrerebbe che si tratti di un full bar, ma un chido ribattuto in cima al pomolo, quindi immagino sia un narrow bar, infine se posso aproffittare della tua gentilezza vorrei chiederti la affilatura o falsa affilature nella punta ne fa un genere proibito, cioè arma vera e propria, posso portarlo con me nello zaino? ancora grazie

Anche io ho quel coltello dell'Jndiana simile al Camillus ma il pomolo è avvitato e quindi quello che si vede non è un chiodo ribattuto.

Se affili anche il controfilo diventa un'arma bianca con tutti i problemi del caso.

Per il porto c'è sempre il solito problema: intrepretazione individuale (di chi ti controlla) del "giustificato motivo".

Per quel che ne so io, a nessun escursionista in un bosco è mai stato contestato il porto di un coltello, di qualunque dimensione si trattasse.

Ribadisco che il coltello è considerato un'arma impropria, ossia è un utensile da taglio (come forbici, ascia, sega, roncola ecc. ecc.) che solo se usato impropriamente può offendere.

Quindi il porto è libero in ambiente extraurbano mentre in ambiente urbano non sussiste MAI il giustificato motivo per avere con se un coltello, come pure per ascia, forbici, roncola ecc. ecc.
 
Per quel che ne so io, a nessun escursionista in un bosco è mai stato contestato il porto di un coltello, di qualunque dimensione si trattasse.

Quindi il porto è libero in ambiente extraurbano mentre in ambiente urbano non sussiste MAI il giustificato motivo per avere con se un coltello, come pure per ascia, forbici, roncola ecc. ecc.


Non ci metterei la mano sul fuoco. Ho un'amico della P.G. di padova che si occupa anche della tutela delle aree protette (parco del brenta, colli euganei) e dai suoi superiori ha istruzioni ben precise in merito a come comportarsi con gli escursionisti con coltello: denunciare. Che poi magari chiuda un'occhio o tutti e due è un'altro paio di maniche.
 
Non ci metterei la mano sul fuoco. Ho un'amico della P.G. di padova che si occupa anche della tutela delle aree protette (parco del brenta, colli euganei) e dai suoi superiori ha istruzioni ben precise in merito a come comportarsi con gli escursionisti con coltello: denunciare. Che poi magari chiuda un'occhio o tutti e due è un'altro paio di maniche.


Non me lo sono inventato, l'ho desunto da "Sintesi del Diritto delle Armi" del Magistrato di Cassazione Edoardo Mori che dice (estratto, la parte sottolinata l'ho sottolineata io):

"Strumenti atti ad offendere (armi improprie). Non sono armi, ma strumenti: i coltelli di qualsiasi genere e dimensione (vedi sopra per quelli a scatto), gli archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea, accette, forbici, punteruoli, attrezzi sportivi delle arti marziali, sparachiodi, fucili da cementeria, lanciasagole, pistole da macellazione, canne manometriche ecc. Vale a dire ogni strumento che può ferire, ma che è destinato in via principale ad altro scopo, come strumento sportivo o di lavoro.
(omissis...)
Questi strumenti sono liberamente importabili, acquistabili, detenibili senza denunzia e trasportabili; possono essere portati solo per giustificato motivo, cioè per essere usati per la loro destinazione primaria. Il cacciatore e l’escursionista possono portare ogni tipo di coltello.
"

Qui per leggere tutto: Sintesi del diritto delle armi . Ed. marzo 2013
 
Anche io ho quel coltello dell'Jndiana simile al Camillus ma il pomolo è avvitato e quindi quello che si vede non è un chiodo ribattuto.

Se affili anche il controfilo diventa un'arma bianca con tutti i problemi del caso.

Per il porto c'è sempre il solito problema: intrepretazione individuale (di chi ti controlla) del "giustificato motivo".

Per quel che ne so io, a nessun escursionista in un bosco è mai stato contestato il porto di un coltello, di qualunque dimensione si trattasse.

Ribadisco che il coltello è considerato un'arma impropria, ossia è un utensile da taglio (come forbici, ascia, sega, roncola ecc. ecc.) che solo se usato impropriamente può offendere.

Quindi il porto è libero in ambiente extraurbano mentre in ambiente urbano non sussiste MAI il giustificato motivo per avere con se un coltello, come pure per ascia, forbici, roncola ecc. ecc.

ti ringrazio, io lo porto solo in escursione e dentro lo zaino come mi è stato suggerito qui, ritieni che sia resistente per tagliare legna e scavare buche ecc.?
 
Non ci metterei la mano sul fuoco. Ho un'amico della P.G. di padova che si occupa anche della tutela delle aree protette (parco del brenta, colli euganei) e dai suoi superiori ha istruzioni ben precise in merito a come comportarsi con gli escursionisti con coltello: denunciare. Che poi magari chiuda un'occhio o tutti e due è un'altro paio di maniche.

ma allora il giustificato motivo non esisterebbe, se dice denuncia sempre e comunque .........o_O
 
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