L’avventuroso è una specie in via d’estinzione?

Io di Gosaldo ricordo più che altro l'agriturismo 'la Busca'... una specie di topaia dove si magia come in un 3 stelle Michelin!
 
Una cosa sola non condivido di questa discussione ovvero il titolo del topic: L'Avventuroso una specie in via d'estinzione

Secondo me è proprio in questi ultimi decenni che sta prendendo spazio il trekking (ma non solo) come disciplina.

Anni fa, si vivieva di più in montagna, c'erano più pastori, boscaioli ecc
Però c'era pochissima gente che sognava di fuggire dalla città per andarsi a sperdere per le montagne.
Quindi in via d'estinzione non ci vedo il trekker, ma la vera vita di montanaro insomma, quella fatta di tradizioni e non di rievocazioni!!!
Poi c'è il trekker cool che si può permettere Cortina d'Un pezzo, un settimana in hotel, pranzo sul rifugio per farsi spellare, un pezzo di Cortina
Poi ci sono io e quelli come me che scelgono la meta in base ai km da percorrere, limano le spese e ammazzano il turismo (massimo caffè o birra giù mal paese a fine escursione) ma non è colpa mia
 
Avventurosi o no ... qua sul forum ho letto piu volte di gente che parte per l escursio e programmando tutto nei minimi dettagli , girano con un coltellaccio alla cintura , coperta termica di emergenza , kit da pronto soccorso e attrezzatura degna di Rambo ... questa sarebbe avventura ? Chi di voi è partito senza pianificare il giro e si è visto costretto a bivaccare ? In aunti si so trovati in situazioni di pericolo quando nessuno sapeva dove fosse ? E cosi via .... pochi .... troppo pochi secondo me
 

alfredo

Banned
Avventurosi o no ... qua sul forum ho letto piu volte di gente che parte per l escursio e programmando tutto nei minimi dettagli , girano con un coltellaccio alla cintura , coperta termica di emergenza , kit da pronto soccorso e attrezzatura degna di Rambo ... questa sarebbe avventura ? Chi di voi è partito senza pianificare il giro e si è visto costretto a bivaccare ? In aunti si so trovati in situazioni di pericolo quando nessuno sapeva dove fosse ? E cosi via .... pochi .... troppo pochi secondo me


Beh, senza offesa ma questo non è essere avventurosi, è essere stupidi.
 
Avventurosi o no ... qua sul forum ho letto piu volte di gente che parte per l escursio e programmando tutto nei minimi dettagli , girano con un coltellaccio alla cintura , coperta termica di emergenza , kit da pronto soccorso e attrezzatura degna di Rambo ... questa sarebbe avventura ? Chi di voi è partito senza pianificare il giro e si è visto costretto a bivaccare ? In aunti si so trovati in situazioni di pericolo quando nessuno sapeva dove fosse ? E cosi via .... pochi .... troppo pochi secondo me

Mi sa che confondi l'avventura con l'incoscienza. Essersi equipaggiati e previdenti contro gli imprevisti è segno di intelligenza e saggezza, non mi risulta che grandi avventurieri come Stanley, Waldecker , Fiennes ecc. siano partiti come Brancaleone per le loro spedizioni.
 
Ogni escursione comporta la variabile rischio .... pensi che Messner abbia pianificato ognj cosa per salire il k2 ? o Fogar al Polo ? .... non è incoscienza ... è avventura ... il dire , oggi parto e il giro lo decido man mano . Si pianifica tutto al 100% ... vedo gente che cammina la domenica attrezzati al 90 % di superfluo ....
 
Mi sa che confondi l'avventura con l'incoscienza. Essersi equipaggiati e previdenti contro gli imprevisti è segno di intelligenza e saggezza, non mi risulta che grandi avventurieri come Stanley, Waldecker , Fiennes ecc. siano partiti come Brancaleone per le loro spedizioni.

COPIO copio e copio... :biggrin:
 
Mah... caro Mauro, se per Avventura intendi "contrattempi", ci sta, è possibile... ma sentirsi forti nell'esporsi al caso è un sintomo di incapacità totale nel gestire capacità e risorse... oltre a costringere terze persone a rischiare per soccorrere un ennesimo improvvisato avventuriero!

Il concetto di "Avventuroso" è legato ad una mentalità... più sei capace di organizzare e pianificare e più puoi spingerti nell'Avventura... meno lo sei e più devi restare a casa, senza mettere a rischio chi poi è volontariamente chiamato a soccorrerti!

Avventura non significa improvvisazione... è una scienza, inesatta e capace sempre di stupirti!
 
Vedila un po come vuoi .... io sono autosufficiente e in tanti anni di trekkkng e alpinismo mi son sempre arrangiato ahahaha .... si puoi prevedere tutto quello che vuoi ma saperne uscire è quello che piu conta ....
 
Mi sa che confondi l'avventura con l'incoscienza. Essersi equipaggiati e previdenti contro gli imprevisti è segno di intelligenza e saggezza, non mi risulta che grandi avventurieri come Stanley, Waldecker , Fiennes ecc. siano partiti come Brancaleone per le loro spedizioni.

L avventura è incoscienza ... se prevedi tutto al 100% in ogni dettaglio e le varie vie di fuga è fare una gita ... per citare gente importante , Bonatti aveva previsto un bivacco in quota ? No , è stato incosciente ? Bho ...
 
Vedila un po come vuoi .... io sono autosufficiente e in tanti anni di trekkkng e alpinismo mi son sempre arrangiato ahahaha .... si puoi prevedere tutto quello che vuoi ma saperne uscire è quello che piu conta ....

Ridi ridi... ritenersi autosufficiente è già la dimostrazione del livello di improvvisazione con cui NON ci si deve relazionare alla natura... dico spesso una frase, in occasioni dei soccorsi alpini, che è quasi diventata un enunciato:

Se viaggi solo, non chiedere aiuto... soccombi in silenzio e non coinvolgere gli altri!
 
Avventurosi o no ... qua sul forum ho letto piu volte di gente che parte per l escursio e programmando tutto nei minimi dettagli , girano con un coltellaccio alla cintura , coperta termica di emergenza , kit da pronto soccorso e attrezzatura degna di Rambo ... questa sarebbe avventura ? Chi di voi è partito senza pianificare il giro e si è visto costretto a bivaccare ? In aunti si so trovati in situazioni di pericolo quando nessuno sapeva dove fosse ? E cosi via .... pochi .... troppo pochi secondo me

Una delle cose che ho imparato è che si può improvvisare solo se si è preparati. Materiali,ma soprattutto studio.
 
L avventura è incoscienza ... se prevedi tutto al 100% in ogni dettaglio e le varie vie di fuga è fare una gita ... per citare gente importante , Bonatti aveva previsto un bivacco in quota ? No , è stato incosciente ? Bho ...

Credo che il messaggio che stai trasmettendo sia un vero nemico per chi legge e non ha conoscenze ed esperienze proprie per riuscire a scindere la spavalderie e l'incoscienza dal rispetto per se e gli altri!
 
Mah... caro Mauro, se per Avventura intendi "contrattempi", ci sta, è possibile... ma sentirsi forti nell'esporsi al caso è un sintomo di incapacità totale nel gestire capacità e risorse... oltre a costringere terze persone a rischiare per soccorrere un ennesimo improvvisato avventuriero!

Il concetto di "Avventuroso" è legato ad una mentalità... più sei capace di organizzare e pianificare e più puoi spingerti nell'Avventura... meno lo sei e più devi restare a casa, senza mettere a rischio chi poi è volontariamente chiamato a soccorrerti!

Avventura non significa improvvisazione... è una scienza, inesatta e capace sempre di stupirti!

Devi saperne uscire senza chiamare nessuno
L ennesimo improvvisato avventuriero è colui che parte con cartine , gps e quantaltro poi arrivata sera e non sapendo cosa fare chiama il soccorso .... c è chi decide passare la notte e scendere il giorno dopo .... passa troppe volte il concetto " faccio l avventuroso e vado a dormire al rifugio a 2000mt" ....
 
Credo che il messaggio che stai trasmettendo sia un vero nemico per chi legge e non ha conoscenze ed esperienze proprie per riuscire a scindere la spavalderie e l'incoscienza dal rispetto per se e gli altri!

La domanda era " esiste ancora l avventuroso " ? Ho risposto ... se Steck fa la nord all Eiger i free solo ... son ben consapevole che io non sono in grado ... siam tutti grandi e vaccinati
 
Sinceramente non mi sembra che Mauro abbia tutti i torti.
In internet magari si può dire un po' ciò che si vuole, ma dubito poi qualcuno qui, in una normale conversazione fra amici, avrebbe l'ardore di definirsi "avventuroso" per una camminata preimpostata di qualche giorno sulle dolomiti con pernotto rifugio, o qualcosa di simile. Sarebbe imbarazzante per gli interlocutori forse e anche un poco ridicolo.
Cioè quello(o meglio questo, dato che lo faccio anche io) si chiama turismo.
Turismo sportivo, certo, starsene spaparanzati in spiaggia col Mohito in mano è tutt'altro tipo di turismo, siamo tutti d'accordo, ma è suo parente.

L'"avventura" da vocabolario, è qualcosa di strettamente legata al concetto di sfida, pericolo e incertezza del risultato finale.

In questo senso partire per l'estero a cercarsi un lavoro, o anche solo per un interail senza meta precisa, è sicuramente più avventuroso che non una passeggiata sui sentieri a 2000 metri.
Partire senza meta precisa per la montagna può essere avventuroso,
affrontare un percorso che sappiamo ci metterà a dura prova è sicuramente avventuroso, ma pianificare con cura un tour che sappiamo essere in grado di fare senza grosse difficoltà... no, nient'affatto. Può essere un ottimo modo di passare la giornata- e lo è- ma con l'avventura non c'entra nulla.

Tutto poi è abbastanza relativo: una ferrata per me può essere avventurosa, ma per un alpinista esperto che se la fa con una mano no di certo.

Altro discorso ancora è possedere lo "spirito d'avventura" quelli credono di averlo in molti(anche io ritengo di averlo) ma non è detto che esso sia mai stato messo realmente alla prova.
 

alfredo

Banned
Definizione di avventura: Impresa che presenta imprevisti, rischi Avventura: Definizione e significato di Avventura – Dizionario italiano – Corriere.it

Ora, sono d'accordo sul fatto che andare in giornata sul classico sentiero intorno a Cortina con altre 1000 persone presenti ben pochi imprevisti e rischi, e quindi non si possa definire "avventura".

Ma - ad esempio - farsi una 3 giorni sui Monti del Sole impervi, solitari e senza rifugi, può presentare certamente alcuni imprevisti e rischi, e lo so perché l'ho fatto. L'ho fatto ben attrezzato, con scarpe adeguate, una cartina, provviste e una preparazione adeguata: nonostante questo, è stata un (piccola, se vuoi) "avventura". Ho dormito all'addiaccio per 2 notti, ho incontrato vari mufloni e un cervo, per 2 giorni non ho incontrato altri esseri umani, ho camminato per 8 ore sotto una pioggia intermittente ma a tratti battente con tuoni e fulmini, ho perso il sentiero un paio di volte, ho dovuto accendermi il fuoco la sera ecc.. Certo non si tratta di imprese alla Stanley, ma gli imprevisti ci sono (la pioggia, la perdita del sentiero ad esempio) e anche i rischi (la solitudine, le cadute, gli animali ecc.).

Andare senza cartina, con scarpe inadeguate, senza cibo, avrebbe certamente aumentato sia la probabilità di imprevisti che i rischi, e in questo senso anche il grado di avventurosità: ma a che pro? Per dimostrare cosa? Tra l'altro aumentando i rischi per me li aumenterei anche per gli eventuali soccorritori. E questo sarebbe giusto? Non credo.
 
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