Coltelli famosi rifatti artigianalmente

Buonasera a tutti,

Riflettevo oggi pomeriggio con un mio amico che crea coltelli artigianali : moralmente e legalmente è possibile riprodurre artigianalmente un coltello "famoso"? O ci sono i famosi diritti di autore?
 
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La domanda sembra facile, ma rispondere è molto complesso. Cerco di essere chiaro e sintetico. Le leggi sul copyright non sono uguali dappertutto, esempio classico la Cina, dove ad esempio hanno fondato una nuova città chiamandola Parma, per poter fare il prosciutto di Parma; dove falsificano e hanno falsificato qualsiasi cosa. In Italia invece si seguono le leggi internazionali, europee e i brevetti vari. Allora se stai costruendo qualcosa per te, puoi inspirarti a qualsiasi cosa e prendere spunto (per non dire copiare) da linee classiche e coltelli famosi. Il reato potrebbe configurarsi nel momento in cui si vende qualcosa e soprattutto nel momento in cui si vende in serie. Per prima cosa mai, mai copiare il marchio o scrivere il brand copiato sulla lama, perchè si configura come reato e falso. Se faccio un coltello inspirato al Randall 14, non posso scriverci Randall sulla lama, sarebbe una buona cosa anche non usare le esatte misure e dettagli del Randall. Altro aspetto importante alcune cose sono di libero utilizzo (molte linee famose di maker scomparsi), magari non sono mai nemmeno state brevettate, mentre altre che possono sembrare all'apparenza sciocche non lo sono. Per fare due esempi, il foro rotondo sulla lama per l'apertura ad una mano degli Spyderco è un marchio registrato, non replicabile senza loro autorizzazione; anche il foro sulla guardia dei Busse è un marchio registrato e non replicabile senza il loro consenso. Sembra stupido, ma così non è. Non si rischia nulla a fare un classico Loveless da caccia in micarta e 154cm (basta non copiare il marchio di Loveless), perchè purtroppo ci ha lasciato da diversi anni e tantissimi maker hanno replicato le sue linee iconiche, che hanno definito una nuova tipologia di coltello, il Loveless da caccia appunto, che prima non esisteva e tanto altro ancora.

Mentre non si può fare un foro rotondo sulla lama di un chiudibile senza il benestare di Spyderco. Molti marchi hanno ricevuto (dietro pagamento) la possibilità di usarlo per alcune lame, penso a Benchmade per prima, ma anche ad altre collaborazione. Mentre altre hanno aggirato il problema in maniera più furba, per evitare di chiedere il permesso a Spyderco, hanno copiato l'idea ma l'hanno messa in pratica diversamente, facendo un foro ovale ad esempio, o con forme non rotonde. Come ha fatto la Victorinox, per fare un nome. Sicuramente opinabile come comportamento, quantomeno odioso, ma tutto legale e alla luce del sole. Detto questo se il coltello è un solo pezzo, e non è messo in vendita nel pubblico, ne pubblicizzato nei social, è difficile che qualcuno venga a cercarti per violazioni di copyright, anche perchè le cause costano e non vale la pena di farle per chi non ha i mezzi per fare una effettiva concorrenza e creare un danno ad una grossa azienda. In sostanza: prima cosa informarsi bene su cosa si sta facendo, magari è un coltello "libero", mai copiare scritte e marchi, mai copiare le esatte dimensioni, soluzioni tecniche particolari possono essere usate con modifiche semplici (fai il foro ovale, invece che rotondo), mai mettere in vendita su canali ufficiali, social o vetrine, coltelli palesemente copiati, si potrebbe anche ricevere una segnalazione, mai lucrare sul lavoro altrui insomma.
 
Buonasera a tutti,

Riflettevo oggi pomeriggio con un mio amico che crea coltelli artigianali : moralmente e legalmente è possibile riprodurre artigianalmente un coltello "famoso"? O ci sono i famosi diritti di autore?

Nel caso di un maker artigianale, non penso sussistano dei problemi sui diritti di autore.

Se poi sulla "copia" mette il proprio logo, il problema non sussiste.

Io posso fare una copia dei Girasoli di Van Gogh e venderla anche, se a qualcuno piace (e vuole spendere di meno... :biggrin:) basta che sia chiaro che si tratti di una copia e non di un falso.

Quello che voglio evidenziare è porre l'attenzione sulla differenza tra copia e falso.
 
Nel caso di un maker artigianale, non penso sussistano dei problemi sui diritti di autore.

Se poi sulla "copia" mette il proprio logo, il problema non sussiste.

Io posso fare una copia dei Girasoli di Van Gogh e venderla anche, se a qualcuno piace (e vuole spendere di meno... :biggrin:) basta che sia chiaro che si tratti di una copia e non di un falso.

Quello che voglio evidenziare è porre l'attenzione sulla differenza tra copia e falso.
Quoto. Resta però aperta, come fatta notare da @zoro , la questione dei brevetti.
Un pezzo singolo, per uso personale e non riservato alla commercializzazione, con magari la firma del maker (e non la taroccature del logo originale) e qualche lieve differenza per scelta, dovrebbero mettere al riparo da tutto.
Infine, ci dovrebbe essere l'eleganza da parte del possessore di mettere subito in chiaro la natura di tale coltello.
Io, ad esempio, se dovessi commissionare un particolare modello di coltello sulla falsariga di uno esistente, lo farei PROPRIO perché abbia una qualche differenza rispetto all'originale (es. una diversa scelta di dimensioni oppure di acciaio) e/o valorizzare il lavoro del maker, sennò prenderei l'originale. In caso contrario sarebbe sempre un ripiego, e allora tanto varrebbe scegliere altri modelli.
 
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Io, ad esempio, se dovessi commissionare un particolare modello di coltello sulla falsariga di uno esistente, lo farei PROPRIO perché abbia una qualche differenza rispetto all'originale (es. una diversa scelta di dimensioni oppure di acciaio) e/o valorizzare il lavoro del maker, sennò prenderei l'originale.

Concordo in pieno! :si:
 
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