Kit di sopravvivenza europeo 2025

Fermo restando che solo i diretti interessati (i "capoccia" europei) potrebbero rispondere con cognizione di causa ma dubito fortemente che quello sia il fine, in guerra 72h sono niente, ma non sono niente neanche 72giorni anche se la "guerra dei sei giorni" durò, effettivamente, sei giorni. Peccato che è dal 1939 che qualcuno non dichiara guerra ufficialmente.

Comunque a prescindere se è un messaggio subliminale è fatto male visto che "ufficialmente" il kit sarà proposto nel 2026.

Ciao :si:, Gianluca
Aspettiamo sto kit consigliato 2026! Con la speranza che non succeda come la farina e il lievito durante la pandemia... Domani cerco di metterne insieme uno e vi metto qualche foto, prometto di inserire degli occhiali da vista, perché capisco che chi li porta, se di notte deve acappare, acchiappa il kit ed esce ma lascia gli occhiali sul comodino é cmq fregato sia se é miope perché sarà semicieco soprattutto col buio sia se non vede bene da vicino e quindi non riuscirà a usare bene quello che c'è nel kit!
 
Se si parla di sopravvivenza in senso assoluto, senza sapere durata dell'emergenza, stagione e ambiente io porterei quanto sotto.

Anche un potabilizzatore. Pesa poco e non puoi portarti acqua infinita.
Cibi a lunga conservazione
Solo barrette energetiche e proteiche: il miglior rapporto peso/nutrizione a meno che non si abbia il tempo di prepararsi il pemmican o roba simile.
Medicinali
Kit di pronto soccorso
Kit igiene personale (carta igienica)
In caso di emergenza dell'igiene puoi farne a meno (ti lavi nel ruscello, se c'è).
Torcia
Radio a batterie
Batterie di riserva
Power bank (aggiungerei con caricabatterie)
Solo torcia a bassissimo consumo e relative batterie da usare con parsimonia. Il resto non ti aiuta a sopravvivere.
Coltello multiuso
con un seghetto valido.
Si, ma antivento, oppure pietra focaia.
Fischietto
Copie dei documenti personali
Soldi in contanti
Copia delle chiavi di casa
Copia delle chiavi della macchina
Tutta roba che non ti aiuta a sopravvivere
Mappa della zona
Contatti di emergenza e dei familiari
Non parliamo di recupero in caso di incidente ma di sopravvivenza
Se hai bisogno delle schede, sicuramente non sei tra quelli che sopravviveranno.

Aggiungerei:
  • Ago e filo: Pesano pochissimo e sono utili
  • Paracord o simile: può avere mille usi diversi
  • Guscio pile, berretto e guanti: non vorrai morire di ipotermia?
  • Un pentolino: non è strettamente indispensabile ma ti migliora di molto la qualità della vita.

Poi c'è @TiWoodvivor che può anche non portarsi niente, ma lui è un eccezione! :biggrin:
Naturalmente scherzo, invidio molto la tua capacità di autosostentamento!
 
Ciao interessante, puoi spiegarmi meglio la faccenda pemmican e come prepararlo? Sicuramente c'è sul web peró giacché ci troviamo qui puó essere interessante metterlo! Se c'è già un argomento simile pure riportare il link! Grazie in anticipo!
 
Ciao interessante, puoi spiegarmi meglio la faccenda pemmican e come prepararlo? Sicuramente c'è sul web peró giacché ci troviamo qui puó essere interessante metterlo! Se c'è già un argomento simile pure riportare il link! Grazie in anticipo!
Ho visto alcuni video e letto qualche articolo sul pemmican, anche se non l'ho mai preparato di persona; sostanzialmente è un cibo di sopravvivenza che è stato molto usato nel periodo dell'esplorazione dei territori dell'ovest negli USA.
Ci sono molte ricette ma la base è sempre grasso animale o carne grassa essiccata mescolata a bacche, miele, cereali, frutta secca, in modo da costituire un alimento quasi completo.

Il vantaggio era la facilità di preparazione e reperimento degli ingredienti ed il suo periodo di conservazione quasi infinito. A detta di chi lo ha provato il gusto fa schifo, però in caso di sopravvivenza ci si adatta.

https://www.farwest.it/?p=32896
 
Se si parla di sopravvivenza in senso assoluto, ...

Se si parla di sopravvivenza in senso assoluto, credo che le cose si complichino parecchio, che qualche idea (su come si faccia) ce l'ha chi, a vario titolo, frequenta uno dei tanti campi profughi che sono presenti sul nostro pianeta, sopreattutto in quelle terre dimenticate da chiunque.
Sul pratico, posso supporre che, tanto per iniziare, cercherei di aggregarmi ad un gruppo che ha le capacità di conquistare e mantenere la superiorità tattica nel territorio in cui si insedia (sempre che mi volgia tenere con sè), e poi spererei di poter sempre contare in una enorme botta di c.... fortuna.
Cordiali saluti
 
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Ho visto alcuni video e letto qualche articolo sul pemmican, anche se non l'ho mai preparato di persona; sostanzialmente è un cibo di sopravvivenza che è stato molto usato nel periodo dell'esplorazione dei territori dell'ovest negli USA.
Ci sono molte ricette ma la base è sempre grasso animale o carne grassa essiccata mescolata a bacche, miele, cereali, frutta secca, in modo da costituire un alimento quasi completo.

Il vantaggio era la facilità di preparazione e reperimento degli ingredienti ed il suo periodo di conservazione quasi infinito. A detta di chi lo ha provato il gusto fa schifo, però in caso di sopravvivenza ci si adatta.

https://www.farwest.it/?p=32896
Interessantissimo grazie!!!!!!
 
Ci sono molte ricette ma la base è sempre grasso animale o carne grassa essiccata mescolata a bacche, miele, cereali, frutta secca, in modo da costituire un alimento quasi completo.

Il vantaggio era la facilità di preparazione e reperimento degli ingredienti ed il suo periodo di conservazione quasi infinito. A detta di chi lo ha provato il gusto fa schifo, però in caso di sopravvivenza ci si adatta.
Sentir parlare di cibo mi risveglia "dolci" ricordi.... I Fegatelli toscani
Fegato di maiale, tagliato a pezzi piuttosto grossi e condito con finocchio selvatico, sale e pepe, viene incartato nella rete del maiale o "ratta" assieme ad una figlia di alloro.
Una volta cotto al forno nell'olio o nello strutto, si aspetta che si sia raffreddato, quindi confezionato in barattoli di vetro e ricoperto totalmente dallo strutto fuso.
Era un piatto che mia nonna spesso presentava a tavola dopo una giornata passata nei campi, avere un alimento ricco di energie facile e veloce da preparare era una necessità.
Ne prendeva 3 o 4 dal vaso e li metteva direttamente sulla padellina con un po' del suo strutto e in 5 minuti aveva preparato la cena, assieme ad una verdura di stagione diventava una prelibatezza.... :wub:
 
@av250866 Il thread in questione non è relativo ad una situazione in cui si deve "sopravvivere" nel modo più stretto del termine.

La società non è crollata, gli zombie non ci sono, gli alieni neanche, non si è precipitati con l'aereo in mezzo al nulla cosmico, non siamo profughi e la repubblica di San Marino non ci ha dichiarato guerra :biggrin:

Il tutto nasce da un video della signora commissaria europea per la Gestione delle crisi Hadja Lahbib la quale illustra un "suo" kit per superare le 72h a seguito di una condizione emergenziale derivante da terremoti, frane, alluvioni etc etc, poi chi ha aperto il thread vi ha aggiunto l'opzione "in caso di guerra" il che, sinceramente, è difficile da considerare per molti motivi. Lo stesso video della commissaria è volutamente "esagerato" visto che ipotizza una "radiolina" del genere
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ma il messaggio di fondo è comunque valido, ovvero quello di avere un "qualcosa" per superare le "tipiche" 72h senza dover gravare su una struttura emergenziale messa in crisi dalla situazione in sé.

L'esempio tipico potrebbe essere la scossa di terremoto, abbandoni in fretta e furia la casa e, a prescindere che sia danneggiata o inagibile, non ci vuoi rientare, se la scossa riguarda una grossa città, o magari un'ampia zona, sicuramente qualcuno verrà ma magari il giorno dopo o prima per le situazioni veramente di vita o morte, nel frattempo per non gravare sull'unità di crisi improvvisata, se siamo in una zona decentrata, o oberata, se siamo in una città, con un "qualcosa" di preparato prima si è di meno impiccio.

Non è una situazione di "sopravvivenza" nel senso stretto del termine, non sei nel nulla cosmico con i giaguari che preparano il barbecue o gli indigeni che fanno la punta al loro big mama.

In questo contesto il mio "elenco" si inserisce, poi "mio" in termini molto relativi poiché è quello della nostra protezione civile.

Ciao :si:, Gianluca
 
Poi c'è @TiWoodvivor che può anche non portarsi niente, ma lui è un eccezione! :biggrin:
Naturalmente scherzo, invidio molto la tua capacità di autosostentamento!

Che poi posso anche portare più di altri, dipende dalla luna, dal contesto, dai motivi.
È capitato, capita e potrà ancora capitare.

Di principio, per pura passione personale, per puro interesse personale, faccio spesso come descrivi.

NB d'altra parte, tralasciando necessità specifiche, per esempio per malattie, ecc 72 ore non richiedono nulla di particolare. Ci si agita quando vengono inserite in contesti e discussioni di un certo tipo, ma normalmente ci si preoccupa come andare avanti per 72, se non si avesse la possibilità di fare la spesa, accedere a determinate strutture? Non penso proprio. Non si muore di fame, non si muore di sete, di sicuro anche in assenza di elettricità non si muore, ecc Quindi ovviamente, come spesso é, su tanti argomenti, é un confrontarsi, un chiacchierare. 72 ore sono 3 giorni.

In ogni caso non sono un'eccezione, sono una persona come tutte con certe passioni ed interessi. Ci sono migliaia di persone, a parità di interessi, attività, approcci, mille-mila volte superiori.
 
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domenica mattina chiudono la strada perchè deve passare una gara di dopati in bici....ho già sentito qualcuno sgallinare che è "emergenza" "siamo reclusi in casa". Io probabilmente tirerò la prolunga nel parco e farò strage di rovi...
 
no il parco è DIETRO alla casa non davanti. Personalmente se dovessi malignare i dopatoni meriterebbero tanti doberman "al seguito" per accellerarne l'andatura
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ietà non è crollata, gli zombie non ci sono, gli alieni neanche
peccato....ma come si faceva negli anni 70 quando la domenica i negozi erano chiusi e a volte anche sabato pomeriggio. e magari c'era un lunedì festivo. Non credo che mia nonna pina oltre alle diottrie -20 avesse grandi doti di organizzazione eppure a casa sua si è sempre mangiato.
Nonna Teresa (ricordo che ho avuto 7 nonni e 23 zii) riceveva rifornimenti settimanali e non è mai morta di fame.
 
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