mio equipaggiamento 3 stagioni

Per il kit di pronto soccorso avevo pensato al perossido d'idrogeno e alcune garze o cerotti (il resto non lo saprei usare quindi non l'ho neanche preso in considerazione), poi informandomi ho letto che la Piantaggine (ma anche altre erbe) ha un ottimo potere disinfettante e cicatrizzante, i fazzoletti funzionerebbero da bende, tante altre erbe hanno poteri curativi senza effetti collaterali.

Per la pancia, mi affido per lo più a radici come: BARDANA, TARASSACO, CAROTA, ROVO, LAMPONE... o a frutta come: NOCI, GHIANDE, CASTAGNE, MORE, BACCHE DI ROSA CANINA... che sono abbastanza nutrienti e disponibili, da quando ho iniziato questa tipologia di escursione ho trovato da mangiare senza neanche abbandonare il sentiero (e comunque ho la mia scorta personale "sotto la pelle").

Dimmi un po' dove hai reperito queste informazioni!
Quali libri?

grazie!
 
@ kiwi:

Grazie per il sostegno, un pò di fiducia aiuta sempre. A prova del fatto che la Natura sa il fatto suo ci sono il mio orto e il mio giardino: nel primo quest'estate mi dannavo per annaffiarlo, mentre nel secondo (che non ha visto una goccia d'acqua per più di 2 mesi) crescevano piante di Amaranto e Farinaccio (entrambi commestibili) alte un metro, e la Gramigna (ugualmente edule) ha sfondato il cemento del vialetto.

@ Manuel:

Se si distribuiscono bene i pesi (io faccio portare tutto il peso dai fianchi, gli spallacci praticamente mi servono solo per non far ribaltare lo zaino all'indietro e mi trovo bene) non è tanto dura, certo dipende molto dal fondo e dalla pendenza del tracciato, ma con l'allenamento (per questo mi porto tutto il "circo" anche se solo per 1-2 notti) non è così dura. Ho letto di alcune imprese di Bonatti e Messner che caricavano più di 30 kg e pesavano entrambi meno di me (non ho ancora capito se lo devo vedere come un incoraggiamento o come uno sconforto ;))
 
Dimmi un po' dove hai reperito queste informazioni!
Quali libri?

grazie!

Le mie fonti le ho già espresse in 2 diverse discussioni, ma faccio prima a riscriverle:
1) tit.: PIANTE SELVATICHE, aut.: R. Chiej Gamacchio, edit.: Giunti Demetra
2) tit.: MANUALE PRATICO DI SOPRAVVIVENZA, aut.: Raymond Mears, edit.: Gremese

Il primo parla di specie comuni in Italia da usare in cucina, ma effettivamente dice se le piante sono commestibili o meno. Il secondo è finalizzato più alla sopravvivenza ma le specie trattate sono più generiche. Molte specie si trovano in entrambi i libri e questo mi ha permessodi confrontare le informazioni.

Entrambi i libri peccano in chiarezza delle immagini e quindi consiglio, se si avessero dei dubbi, di fornirsi pure di manuali mirati unicamente al riconoscimento delle piante o a esperti. Comunque le piante più interessanti sono veramente comuni. E' interessante come, da quando m'interesso all'argomento, un semplice e monocromatico prato verde abbia cambiato decisamente aspetto ai miei occhi.
 
In natura si trovano TANTE cose da mangiare ma guardiamo un attimino gli apporti calorici .......

Gruppo 1 (media +/- 30 kCal/hg)
La Bardana (radice) -> 20 kCal/hg
Tarassaco -> 20 kCal/hg
Carota -> 22 kCal/hg
Lamponi -> 30 kCal/hg
Mirtilli -> 43 kCal/hg
More ->26 kCal/hg

Gruppo 2 (media +/- 170 kCal/hg)
Rosa canina (bacche) -> 162 kCal/hg
Castagne (fresche) -> 181 kCal/hg (andrebbero in qualche modo "trattate", cotte, così fresche, per me, sono poco digeribili figuriamoci usarle come base per una dieta)

Gruppo 3 (media +/- 450 kCal/hg)
Noci (fresche) -> 582 kCal/hg (indicativamente un mese al sole per seccarle) fresche mangiate una o due, non ho idea del grado di tannino da fresche ma credo che sia ben alto
Ghianda (secche) -> 387 kCal//hg http://www.avventurosamente.it/vb/100-flora/13645-ghiande-prova-ricette.html (mangiabili solo dopo l'eliminazione del tannino)

Non voglio sembrare un rompi scatole ma se consideriamo gli alimenti del primo gruppo e del secondo gruppo (50/50) per arrivare a

1500 kCal/giorno c'è bisogno di 1 Kg. e mezzo di "roba"
2000 kCal/giorno c'è bisogno di 2 Kg. di "roba"
2500 kCal/giorno c'è bisogno di 2 Kg. e mezzo di "roba"
3000 kCal/giorno c'è bisogno di 3 Kg. di "roba"

Un mese, in giro per boschi, con uno zaino da 18.5 Kg. sulle spalle, camminando "tranquilli", non credo che bastino 3000 kCal/giorno ma magari sbaglio :D

Non mi permetto di darti "consigli" ma visto che tolto le radici di bardana che al supermercato non si trovano (però si trovano quelle di cicoria ma che apportano però sulle 70 kCal/hg) ma carote, lamponi, more, cicoria, asparagi selvatici e castagne (fresche) si trovano "io" proverei, prima di avventurarmi nei boschi, a fare una dieta di una settimana, o più, ovviamente nelle stesse condizioni che si vogliono avere poi nella realtà (mi sembra di capire senza niente che non si trova in natura), giusto per curiosità ;)

Ciao :), Gianluca
 
WOW!! Sono lusingato da tanto interesse!!

Sì!! infatti una settimana di prova sul campo è in programma, e poi che dire: mi fido della mia capacità di assimilazione e in un certo senso tutta questa storia mi fa sentire un pò come Messner sul primo 8000 senza ossigeno (paragone un pò forzato), io penso che si possa fare, e se non sarà così...beh!! io non sarò sull'Himalaya...
 
hai descritto con precisione le dimensioni delle piastra di cottura che dovrebbe accompagnarti nei 9 mesi , ma non ho capito come potresti mai affrontare tale periodo in completa solitudine.
l'uomo è un animale sociale , dopo 1 settimana nei boschi senza parlare con nessuno incomincia a maturare l'idea di catturare un cinghiale e addestrarlo nel gioco degli scacchi; non oso quindi pensare cosa può fare dopo 1 mese , figurati dopo 3 , 4 , 9 mesi di completo isolamento : col cinghiale inizia a valutare l'ipotesi di una famiglia!
vabbene , ti nutri di bacche e radici , dormi su un amaca e ti tieni gli stessi pantaloni per 9 mesi (che alla fine dell'avventura avranno il dono della parola) , ... , ma l'isolamento?
mah , se hai letto molti di noi nel kit di emergenza hanno un contraccettivo , in questa avventura però andrei oltre , una bella bambola gonfiabile non me la farei mancare (ma anche 2 , autogonfianti è meglio , come i materassini)

:D

altra cosa che non ho ben capito è il perchè.
perchè una persona dovrebbe stare 9 mesi in un bosco da sola?
ipotizzo perchè a valle ci stanno gli zombie che uccidono e divorano , oppure perchè c'è un virus mortale e pochi sulla terra sopravviveranno , boh!
naturalmente ognuno di noi in natura stà come meglio crede , ma questo periodo così prolungato mi sa tanto di sfida; e credo che le competizioni con la natura siano delle partite perse perchè con essa non ci dobbiamo confrontare , bensì unire , abbiamo già fatto troppi danni alla terra per dimostrare non si sa che cosa

comunque se hai in mente di provare per una settimana posta poi le impressioni , secondo me ha ragione gianluca che con le calorie non ci riesci , ma se fosse il contrario sarei curioso di sapere come hai fatto (personalmente mi aprirebbe un mondo dato che ne ho le scatole piene di portarmi in giro panini al formaggio)
 
l'uomo è un animale sociale , dopo 1 settimana nei boschi senza parlare con nessuno incomincia a maturare l'idea di catturare un cinghiale e addestrarlo nel gioco degli scacchi; non oso quindi pensare cosa può fare dopo 1 mese , figurati dopo 3 , 4 , 9 mesi di completo isolamento : col cinghiale inizia a valutare l'ipotesi di una famiglia! vabbene , ti nutri di bacche e radici , dormi su un amaca e ti tieni gli stessi pantaloni per 9 mesi (che alla fine dell'avventura avranno il dono della parola) , ... , ma l'isolamento? mah , se hai letto molti di noi nel kit di emergenza hanno un contraccettivo , in questa avventura però andrei oltre , una bella bambola gonfiabile non me la farei mancare (ma anche 2 , autogonfianti è meglio , come i materassini)
:rofl: :rofl: :rofl:

e magari un kit di riparazione per le biciclette vecchio stile ...... mastice e pezze :D ..... non si sà mai

:rofl: :rofl: :rofl:

Ciao :), Gianluca

PS.: Battute a parte, sono concorde sul fatto che un "uomo" è un essere sociale ma, se non ho capito male le intenzione dell'autore, è quello di fare una attraversata di un mese e non di rinchiudersi in una grotta a fare l'asceta certo che un mese da solo, credo che avrei difficoltà a superarlo e probabilmente comincerei a parlare con i fiori e sono convinto che riceverei risposta :rofl:
 
@ kima:

"...vedi cara! è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già..." (F. Guccini, vedi cara)

Innanzitutto ho già chiarito il fatto che il mio equipaggiamento è stato pensato per 1 mese (e che non cambierebbe se volessi starci di più, anche FINO a 9 mesi).

Poi il fatto che tu mi chieda "perchè lo faccio" in un tono che ho percepito (se ho frainteso chiedo scusa) piuttosto provocatorio e non di reale curiosità, mi fa desistere dal provare a spiegare avendo già intrapreso discussioni del genere e avendo già capito che non porterebbero a niente di costruttivo.

Una cosa che però che voglio chiarire è che nella TRAVERSATA DI UN MESE che ho in progetto (e che altro non è che un pretesto) non c'è NESSUNA SFIDA ALLA NATURA e aggiungo NEANCHE A ME STESSO, il mio è più un cercare un ricongiungimento con la Natura, ogni volta che andavo in montagna con il mio panino, il mio sentiero, la mia tabella di marcia... mi sembrava di essere un turista sceso dal pullman dell'alpitour.

Sentivo la necessità di conoscere meglio quel posto che in fin dei conti mi aveva generato e che io adesso vedevo con gli occhi di un alieno.

Se dovessi dire quando è nata questa ...visione... direi tanto tempo fa, da ragazzino ho visto un rapace nel cielo (non saprei dire di che specie) e ho avuto la sensazione che lui in quel posto si sentisse a casa, la conosceva e ne traeva tutto il sostentamento senza deturparla percettibilmente; mentre io ero un intruso, spaesato, mi sono sentito gli occhi degli animali (che, a parte il rapace, io assolutamente non scorgevo) addosso come se dicessero:"e mò questo che vuole??", o, peggio, che per loro fossi assolutamente insignificante.

Che posso dire, se per forza ci dev'esser una sfida tuttalpiù sarebbe alla civiltà, ma non sarebbe corretto definirla tale, e nemmeno una fuga, non sono un asociale (forse un pò "orso"), è che io questa società fatico a comprenderla:tu conosci il tuo pezzetto di "sistema" (quello che definisco il tuo orticello) e non sai, se non vagamente, ciò che succede al di là dello "steccato"... mi sembra di essere uno dei costruttori delle piramidi che conosceva solo il suo settore di modo da non avere una chiara visione d'insieme. In Natura invece è tutto chiaro: c'è la piramide alimentare, che non fa una piega da milioni di anni.

Io già so che non arriverò mai a conoscere la Natura com poteva conoscerla Otzi (per esempio), però un lento e consapevole riavvicinamento mi fa stare bene, in fin dei conti ogni giorno tutti noi facciamo cose totalmente inutili ai fini pratici che (per lo meno lo crediamo) ci fanno stare bene.

Alla fine non ho resistito e una (minima) spiegazione l'ho data lo stesso, comunque gradirei confronti a scopo costruttivo, io non reco alcun danno agli altri per quello che ho in mente di fare, quindi accetto tutti i tipi di critiche e consigli (che deciderò se seguire o meno), ma sempre con la motivazione che da entrambe le parti ci sia la ricerca di una crescita e non della ragione a tutti i costi.

Grazie!!
 
Ragà però, non so se è stato già discusso, ma a parte le kcal fornite da tot g di bardana, tarassaco ecc... dovete valutare tutte le sostanze che quella pianta contiene.
In una dieta variata ok! ma se ci si alimenta di una certa pianta per molto tempo ed in quantità da nutrirsene potrebbero sorgere dei problemi. Troppi tannini possono fare male, alcune altre erbe possono favorire la calcolosi.

Avrai di sicuro valutato bene il tutto ma anche il più sperduto popolo della jungla vive di raccolta ma anche di insetti, caccia, pesca e solitamente una qualche forma di carboidrati che ottengono dall'anima delle palme o robe simili. Insomma nei documentari ho visto diete più variate... :)
Per me dovresti approcciarti al modello degli esploratori ed integrare almeno con del riso, farina di granturco e del grasso (animale, vegetale... quello che ti pare).
 
@ GiovanniS:

Le piante citate sono solo alcune di quelle con cui ho intenzione di nutrirmi. Il tannino ce lo hanno praticamente tutte le piante, ma solo la ghianda ne ha in quantità eccessiva, problema che però si risolve con diversi cambi d'acqua di bollitura o l'immersione per un paio di giorni in acqua corrente. L'abuso di Acetosella può provocare calcolosi, ma la userei solo come condimento. E ho intenzione di integrare con insetti e lombrichi per avere un apporto proteico.

E poi sono incoraggiato dal fatto che se riescono a vivere gli americani con quello che mangiano...
 
ops , chiedo scusa , effettivamente parto un pò prevenuto in merito a queste discussioni , sarà che in tanto tempo di frequentazione del forum ho già letto di tutto , molti progetti bellissimi e arditi con meravigliose motivazioni finiscono a volte nel più totale oblio.
dato che l'argomento mi potrebbe interessare mi spiacerebbe andasse perduta , come a volte accade ; znnglc ha tirato fuori i primi dati , adesso non rimane che la prova sul campo che - personalmente - giudico più significativa.
quindi ribadisco il fatto di essere incuriosito dallo sviluppo di 2 fattori: se il cibo che troverai ti permetterà di giungere alla fine di questo esperimento e come gestirai la solitudine (che per una settimana direi che non ci dovrebbero essere molti problemi , se continui con il periodo secondo me si).
per il materiale non metto becco , dormire in un bosco prevede un minimo di attrezzatura , quindi non dovresti avere grossi problemi
 
Indubbiamente non è solo questione di "kCal" poichè se uno, per assurdo, si nutrisse solo di zucchero non avrebbe difficoltà a giungere a 3/4/5/6000 kCal/giorno ma credo che dopo solo un paio di giorni, di una dieta del genere, una persona avrebbe qualche problemino :biggrin: ....... però sono un indice significativo ..... nel senso che se non raggiungi un certo numero di kCal/giorno, a prescindere da quanto sia equilibrata e variegata la dieta, uno non stà in piedi :( poi entrare in merito ai singoli macro nutrienti (proteini, lipidi, carboidrati) è facile anche per un "non esperto" come il sottoscritto, un pelino di meno, se andiamo a vedere più in dettaglio come vitamine o cosine del genere e se la dieta è lunga (ed un mese è una lunga dieta) credo che sarebbe molto opportuno darci una occhiata anche a queste "cosine".

Certo è che è una dieta sufficientemente diversa da quella che anche un vegano potrebbe affrontare e credo che sia necessaria una discreta forza di volontà oltre che uno stomaco adeguato, io in una escursione mi papperò, liquidi a parte, sul chiletto di roba al giorno, arrivare a 3 (come ipotesi) bhè devo dire che, per me, sarebbe un bel salto non per altro perchè il giorno dopo sarebbero altri 3 chili, ed il giorno dopo ancora ...... ho come l'impressione che entro brevi raggiungi una massa fecale mica da ridere ..... anzi da piangere :rofl:

Normalmente queste tipologie di "diete", quando sono obbligate, sono comunque sempre intregrate da ciò che la natura offre a livello di fauna inclusa quella ittica ma quì, in Italia, è un pochino difficile farlo rispettando la legge visto gli obblighi che ci sono escludendo formiche e bacherozzi vari ...... ok, occhio non vede cuore non duole, per cui se una trota vuole suicidarsi chi sono io per impedirglielo :rofl: ? però, battute a parte, non mi sembra molto corretto partire da "casa" con questa idea (non ti stò giudicando @SemiMonade ma credo che sarebbe una naturale conseguenza quella di integrare con qualcosa di più "serio", per il palato, che un etto di formiche) senza considerare che non siamo nati, parlo per me, in mezzo ad una foresta e certe tipologie di diete non sono proprio le più facili semplicemente da digerire/metabolizzare poichè siamo abituati a cibi più semplici.

Comunque se alla fine prevedi un periodo di "prova" saprai fare le tue considerazioni in merito ....... ovviamente facci sapere :biggrin:

Ciao :), Gianluca
 
Il mio atteggiamento non vuole essere assolutamente polemico, spero che tu riesca a fare tutto ciò che vuoi nella tua vita.

Personalmente rimango impressionato dall'elevato peso che intendi portarti dietro e dalla (secondo me) scarsa dieta a cui intendi sottoporti. A mio giudizio le due cose non vanno molto daccordo. Tu citi Bonatti e Messner, ma io dubito che loro portassero pesi, contemporaneamente cercassero cibo ed acqua e che vivessero di questa operazione.

Sempre personalmente, quoto in pieno quanto scritto da znngnl e spero davvero che tu riesca nella tua impresa in modo da poter apprendere anche io qualche nozione in più.

Saluti

Manuel
 
adesso non rimane che la prova sul campo che - personalmente - giudico più significativa.

Effettivamente tutto il progetto doveva uscire fuori a cosa fatta, poi mi sono lasciato scappare qualche particolare (non nego che sia capitato anche per la necessità di confrontarmi con qualcuno che potesse almeno prendermi in considerazione) in un altro topic e mi è stato chiesto di aprire una discussione a riguardo.

Io, oltre che dalle motivazioni dell'altro post, sono mosso dalla convinzione (e per convinzione intendo una sensazione non supportata da prove tantigibili) che le tabelle degli esperti siano quanto meno esagerate (ringrazio comunque Znnglc che si è preso la briga di compiere le ricerche) e che, con il giusto atteggiamento mentale e buone condizioni fisiche, un essere umano possa sopportare condizioni normalmente considerate difficili.

E poi, ovviamente, è il campo che dà il verdetto.
 
Tu riporti come vestiario:
INDUMENTI:
pantaloni lunghi accorciabili 1 paio; t-shirt 1; canotta 1; maglia maniche lunghe (leggera) 1; tuta in pile (maglia pantaloni pesante) 1; calzettoni spessi 1 paio; calzettoni leggeri 1 paio; mutande 2 paia; cappellino con visiera e copri collo 1; occhiali da sole, berretto impermeabile con visiera 1; sciarpa cilindrica in pile 1; sovrapantaloni impermeabili 1 paio; ghette; giaccavento non imbottita 1; scarponi 1 paio; sandali da trekking 1 paio; cintura.
Tolto le mutande sono sostanzialmente un capo per "voce" per un mese. Per cui o pensi di non cambiarti mai (tolto un cambio di mutande) oppure prevedi di lavare/asciugare e rimettere lo stesso capo.

Non cambiare vestiario per un mese è un bel periodo e credo che si raggiungerebbe un odore "maschio" ;) in breve tempo ma sono abbastanza fiducioso che lavandosi spesso il corpo si potrebbero evitare problemi tipo eritemi anche se il ritorno alla civiltà sarà sicuramente, per chi ti incontra, un ricordo difficilmente dimenticabile ;)

Lavare ed asciugare è una buona soluzione ma questo comporta aver adeguato tempo, oltre che le condizioni ambientali ideali (per cui se piove e sei in tenda sono mandorle) ...... diversamente ti ritrovi con il capo umido o peggio bagnato in quel caso che fai ?

Ad esempio, un pò per estrazione ed un pò per abitudine, per me i "piedi" sono gli elementi più delicati e per quanto minimale possa essere una dotazione per una escursione oltre i due/tre giorni ci vedo almeno tre paia di calzini leggeri e due pesanti. Un calzino leggero lo porti, quando ti fermi cambi i calzini e quelli usati li lavi, il terzo di riserva nel caso in cui ti bagni i piedi ed hai bisogno di cambiarti prima di fermati per la sera. Idem con patate per la canottiera almeno due o meglio tre.

I pantaloni, solo un paio, vuol dire che se li rompi sei letteralmente in mutande ..... certo si possono riparare ma entro certi limiti senza considerare che se li lavi sei realmente in mutande :D sino alla completa asciugatura (se piove dopo averli lavati che fai ?), la tuta è comoda per dormire o quando fà freddino ..... ma usarla per "camminare" se è pesante, nel caso in cui i pantaloni non siano usabili, e la temperatura è anche solo un pò più di mite la vedo un pochino dura.

In altre parole il minimale è sicuramente indispensabile (18.5Kg sono comunque non pochi per un mese) per contenere i pesi ma è rischioso poichè, a mio avviso, si rischia di trovarsi a rinunciare nel momento in cui si rompe qualcosa ..... un mese in solitaria mi sembra molto impegnativa (per me) ed ho l'impressione che sia quasi d'obbligo avvicinarsi a capi tecnici che permettono magari polivalenza ma sempre con un peso ridotto ...... però mi pare di capire che tu non voglia utilizzare prodotti tecnici per cui sarei curioso di sapere come la vedi tu su questo.

Ciao :), Gianluca
 
@ GiovanniS:

La pelata me l'ha già fornita madre Natura ;)

@ Manuel:

Io dubito che chiunque voglia passare alcuni giorni in tenda in montagna possa portare molto meno come peso, ad ogni modo il mio è un pretesto per stare nei boschi, non ho nessuna tabella di marcia e nessun premio o penale in caso di riuscita o fallimento. Comunque le perplessità riguardo alla mia "impresa" sono benaccette, purchè espresse in maniera adeguata :)
 
mi sarebbe sempre piaciuto fare un corso di piante commestibili, è utilissimo non solo per arrangiarsi nei boschi
Se un giorno rientri in Italia, Kiwi, ne organizzano un pò ovunque!
SemiMonade, effettivamente potresti pensare a frequentarne uno pure tu, giusto per affinare ulteriormente l'occhio, visto che da quanto ho capito sa già un bel po' di cose!
 
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