Bike Quelli che a roma vanno in bici

Ritorno pienamente on-topic.

Io uso la bici quotidianamente a Roma, spesso integrandola coi mezzi pubblici, con 3 itinerari di lunghezza crescente:
  • da casa mia alla metro di Colli Albani (1,7 chilometri, 5 minuti, bazzecola) e ritorno a fine lavoro;
  • da casa mia al lavoro (via XX settembre), 7,5 km per 25-30 minuti (per il ritorno lunghezza e tempi uguali), molto traffico e concreto rischio di morte per arrotamento;
  • da casa mia (via Appia, altezza Acqua Santa) a un'altra sede di lavoro a... Ponte Milvio! 18 chilometri andata e 18 al ritorno.
Direte: "quest'ultimo itinerario è da suicido...". E invece no. E' in assoluto il migliore dei tre. Ci metto poco meno di un'ora, quindi meno di quanto ci metterei con i mezzi, ed è rilassante e anche piacevole.

E sapete perché? Perché 14 km su 18 sono su pista ciclabile! Da Porta Metronia, attraverso Caracalla e il Circo Massimo, poi tutta la sponda del Tevere fino a Ponte Milvio. Vado da solo, senza macchine tra i piedi, senza semafori, nell'aria fredda del mattino... e arrivo rilassato e allenato.

Lo faccio ogni lunedì e venerdì. Mi vale più della fisioterapia. 36km di allenamento "gratis" in bicicletta, sfruttando il tempo (altrimenti morto) di trasferimento tra casa e il lavoro.

Questo per testimoniare quanto sarebbe diversa la vita a Roma, per noi ciclisti urbani, se la rete delle ciclabili fosse sviluppata a servizio degli spostamenti quotidiani e non solo come "servizi per il tempo libero".

Perché nel nostro immaginario la bici non è un mezzo di trasporto... è 'n gioco.

E quante volte gli automobilisti ti urlano "Ahò, io devo anna' a lavora', levate di mezzo!" Perché io, in bici, di sicuro non vado a lavorare, no... mi sto solo facendo una passeggiata...
 
Vivo a Roma, anzi nel pieno del casino di Roma. Vado in bici tutti i giorni da casa (L.go preneste) fino alla stazione tiburtina. Alla stazione lego la bici con due catene e prendo il treno.

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Sono poco più di 3+3 km ma facendo quest'attività quotidianamente ne sta giovando il mio stato di salute. Quando ho cominciato un anno e mezzo fa pesavo 82 kg ora ne peso 72 senza aver variato molto la mia dieta. Il mal di schiena cronico è magicamente sparito, i mal di testa ricorrenti sono scomparsi, ho migliorato la resistenza cardio respiratoria, ho migliorato il tono muscolare, il mio stato d'animo e più positivo.

In più, ho venduto lo scooter e risparmio tra benzina, assicurazione e manutenzione/usura un totale l'anno di 3000 euro.

I costi sono, 100 euro per una bici rockrider 5.0, 230 euro l'anno per un abbonamento metro.

Devo sfatare poi alcuni miti.

1./ In bici si respira più smog.
E' provato che in bicicletta si respira meno smog rispetto a macchina e moto. Ed effettivmente quando andavo in giro con lo scooter i vestiti mi puzzavano di smog, in bicicletta no.

2./ La bici non si può prendere quando piove.
La pioggia non è acido muriatico, basta organizzarsi. Su questo punto noi di avventurosamente stiamo un passo avanti :)

3./ A roma ci sono troppe salite.
Su questo rispondo con due punti: a. Esistono le marce. b. Esistono le gambe.

4./ Andare in bici è pericoloso.
Trovo molto più sicura la bici rispetto allo scooter, è più manegevole, si va più piano e si ha una maggiore sensibilità rispetto al traffico.
 
La pista ciclabile sul lungotevere che intendevo io, è proprio quella che cita desianet.

Quasi quasi mi state convincendo a prendere la bici per andare a lavoro. Mi sembra di aver capito che non abito lontano da Desianet, e lavoro (via Parigi) vicino ad uno dei tre "traguardi" da lui citati nei percorsi.

Certo la metro è un pò difficile da sostituire con la bici: 30 minuti e sono a casa. Il problema non è tanto arrivare presto a lavoro ma il fatto che devo sbrigarmi a tornare perchè i figli aspettano (compiti, calcio, nuoto, ecc.).
 
La pista ciclabile sul lungotevere che intendevo io, è proprio quella che cita desianet.

Quasi quasi mi state convincendo a prendere la bici per andare a lavoro. Mi sembra di aver capito che non abito lontano da Desianet, e lavoro (via Parigi) vicino ad uno dei tre "traguardi" da lui citati nei percorsi.

Certo la metro è un pò difficile da sostituire con la bici: 30 minuti e sono a casa. Il problema non è tanto arrivare presto a lavoro ma il fatto che devo sbrigarmi a tornare perchè i figli aspettano (compiti, calcio, nuoto, ecc.).

Hai confuso i nickname. la pista era citata da oldrado ;)

La pista ciclabile sul lungotevere è stupenda. Se non ricordo male però in alcuni tratti d'inverno diventa impraticabile quando il fiume si ingrossa.
 
Forse Roby confondi il mio post con quello di Desianet.

In ogni caso, la bici potresti introdurla in modo graduale: solo per arrivare alla metro, oppure per arrivare fino al lavoro ma nei giorni "tranquilli", quando prevedi di uscire prima (se il tuo lavoro è organizzato in modo da poterlo fare), quando non ti devi mettere in giacca e cravatta...

...poi magari ci prendi gusto.
 
Avete ragione: il fatto è che i 2 posts mi sono piaciuti entrambi e al momento di rispondere ho confuso. Quello che mi ha mandato in confusione è stata anche la prospettiva di vendere il motorino come ha fatto desianet (questa volta non sbaglio)

Comunque sto pensando proprio di cominciare gradualmente. Parto e quando vedo che non ce la faccio, o che si sta facendo troppo tardi, mi fermo, la lego e prendo la metro. Basta poi che la ritrovo al ritorno ..... ma ho una vecchia bici e penso di ritrovarla. Il problema forse è che è una bici vecchia e dunque la "pedalata" potrebbe essere faticosa.
 
Mi sento di ringraziare personalmente Ulysse, Oldrado, Desianet per la loro caparbietà nello spostarsi quotidianamente in bici per raggiungere il lavoro. Perchè quello che bisogna mettersi in testa prima di tutto, è che chi decide di muoversi in questa maniera lo fa per se stesso, ma anche per gli altri! Bravi, continuate così! :si:

Per quanto riguarda la pericolosità della bici, vorrei aggiugere che in 30 anni di uso intenso della bici non sono mai caduto, mentre con la moto/vespa in 20 anni di uso sporadico son caduto 4 volte... ma, forse sarò io impedito a guidarla.

@Ulysse, ci saremo sicuramente incrociati, visto che su quella strada, praticamente ci vivo, comunque se riconosco la bici ti fermo!

@Vaibronco, fichissimo questo video non me lo ricordavo :biggrin:... ma il nome vero è Mezcal con la z, come il liquore messicano con il gusano (verme).
Il significato del nome è in onore di questo paese, da me tanto amato, dove ho passato molte serate a bere, appunto, mezcal con verme incluso.
 
Rischiare l'incolumità rende avventurosi ed eroici.

Però c'è un altro discorso : il chilometraggio.

Oltre una certa soglia l'avventuroso dev'essere eroico anche nel riuscire a far capire a tutti quelli con cui si ha a che fare a destinazione che (in assenza di doccia prontamente disponibile) lui sta discretamente puzzando di sudore per il bene dell'umanità.:rofl:


Noi sappiamo di puzzare :lol:, quando e perchè, forse gli altri un po' meno e nel dubbio (giustamente) chissà che pensano :biggrin:
 
Bravo Uly, bel video!

Certo che anche tu, verso la fine, fai un pelo a certi pedoni sulle strisce...

Se ho capito bene, quindi, lavori dalle parti del Quirinale... il tuo vero nome è Giorgio, per caso? :biggrin:
 
No old mi chiamo roberto. Sembra che gli faccio il pelo, ma posso assicurarti che erano gia' passati. Vado oltre il quirinale,scendo fino a piazza venezia, pensa pi alla salita che devo farmi per il ritorno..........
 
No old mi chiamo roberto. Sembra che gli faccio il pelo, ma posso assicurarti che erano gia' passati. Vado oltre il quirinale,scendo fino a piazza venezia, pensa pi alla salita che devo farmi per il ritorno..........

complimenti Roberto!

Ti posso chiedere come ti sei organizzato per i vestiti? Immagino che dopo tutti quei km ti dovrai cambiare.

la nomentana è pazzesca. effettivamente mi sembra più pericolosa del tratto che percorro io (via acqua bullicante, portonaccio, tiburtina). eppure ci vorrebbe così poco per fare una ciclabile sul marciapiede lato villa torlonia.
 
Avete ragione: il fatto è che i 2 posts mi sono piaciuti entrambi e al momento di rispondere ho confuso. Quello che mi ha mandato in confusione è stata anche la prospettiva di vendere il motorino come ha fatto desianet (questa volta non sbaglio)

Comunque sto pensando proprio di cominciare gradualmente. Parto e quando vedo che non ce la faccio, o che si sta facendo troppo tardi, mi fermo, la lego e prendo la metro. Basta poi che la ritrovo al ritorno ..... ma ho una vecchia bici e penso di ritrovarla. Il problema forse è che è una bici vecchia e dunque la "pedalata" potrebbe essere faticosa.

Mi raccomando fai attenzione a come leghi la bici alla stazione della metro perchè i ladri si "attaccano" a tutto.

Evita le catene di questo tipo, mi hanno rubato una bici tagliandone due. Usa delle catene tradizionali e fissa la ruota davanti e telaio ad un palo e la ruota di dietro al sellino. Guarda la mia foto e ti puoi fare un'idea.
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

complimenti Roberto!

Ti posso chiedere come ti sei organizzato per i vestiti? Immagino che dopo tutti quei km ti dovrai cambiare.

la nomentana è pazzesca. effettivamente mi sembra più pericolosa del tratto che percorro io (via acqua bullicante, portonaccio, tiburtina). eppure ci vorrebbe così poco per fare una ciclabile sul marciapiede lato villa torlonia.


Per quanto riguarda il cambio mi sono comprato questo zainetto Bike messenger bags and Bike backpacks with added saftey for riders | BICYCLE | BOBLBEE OFFICIAL HOMEPAGE e unisco l'utilità del paraschiena alla capienza. Con le temperature più basse diciamo che sudo un pochino di meno, ma basta una magliettina traspirante ed un giubboni, il resto lo porto nello zaino. Al ritorno non c'è problema, perché arrivo a casa, quindi posso anche puzzare un pochino:D, le mogli devono sopportare anche questo:lol::lol::lol: è in ufficio che rompono le :biggrin: se hai l'ascella "pezzata"!!!!!

Sono contrario alle ciclabili sui marciapiedi, per un motivo semplice. hanno diritto a camminare anche i pedoni e condividere il marciapiede è molto scomodo per ciclisti e pedoni, per la naturale voglia di fare un po' come ci pare. Quindi per non dribblare pedoni, sarebbe opportuno separare le due cose. Piuttosto sarebbe più intelligente ristringere le strade, facendo scorrere le vetture - la dove è possibile - ad una sola fila, senza dar loro modo di posteggiare in doppia fila. Si centrano diverso obiettivi così. Si trasforma parte della carreggiata in pista ciclabile idonea e priva di rischi, si evita che si parcheggia in doppia fila anche solo per prendere il caffè - cosa abusata a Roma - costringendo l'automobilista a parcheggiare in spazi idonei o a pagamento, se deve posteggiare, ed in ultimo ma non meno importante si fluidifica il traffico incolonnando le vetture, che vero saranno costrette ad andare a 30/50 km al massimo - limite cittadino - ma scorreranno in quanto non ci sarà mai il furbo di turno che sorpassa con la sua vettura a destra facendo bloccare il flusso del traffico.
 
lunedì dovrebbe esserci lo sciopero dei "mezzi" come si dice a Roma o come dice qualcuno "dell'auti". Dunque potrebbe essere il giorno giusto per cominciare questa nuova avventura.
 
Beh a questo punto speriamo che lunedì non venga giù il diluvio un altra volta, visto il tempo che è previsto per il fine settimana!!!!!

Per le giornate dell' 8 e 9 altrettanto spero che piova. Se non scende acqua la bicicletta è il miglior mezzo per muoversi........

DAI RAGAZZI..........BIKEZZIAMOCI TUTTI!!!!!!:rofl:
 
Per quanto riguarda il cambio mi sono comprato questo zainetto Bike messenger bags and Bike backpacks with added saftey for riders | BICYCLE | BOBLBEE OFFICIAL HOMEPAGE e unisco l'utilità del paraschiena alla capienza. Con le temperature più basse diciamo che sudo un pochino di meno, ma basta una magliettina traspirante ed un giubboni, il resto lo porto nello zaino. Al ritorno non c'è problema, perché arrivo a casa, quindi posso anche puzzare un pochino:D, le mogli devono sopportare anche questo:lol::lol::lol: è in ufficio che rompono le :biggrin: se hai l'ascella "pezzata"!!!!!

Sono contrario alle ciclabili sui marciapiedi, per un motivo semplice. hanno diritto a camminare anche i pedoni e condividere il marciapiede è molto scomodo per ciclisti e pedoni, per la naturale voglia di fare un po' come ci pare. Quindi per non dribblare pedoni, sarebbe opportuno separare le due cose. Piuttosto sarebbe più intelligente ristringere le strade, facendo scorrere le vetture - la dove è possibile - ad una sola fila, senza dar loro modo di posteggiare in doppia fila. Si centrano diverso obiettivi così. Si trasforma parte della carreggiata in pista ciclabile idonea e priva di rischi, si evita che si parcheggia in doppia fila anche solo per prendere il caffè - cosa abusata a Roma - costringendo l'automobilista a parcheggiare in spazi idonei o a pagamento, se deve posteggiare, ed in ultimo ma non meno importante si fluidifica il traffico incolonnando le vetture, che vero saranno costrette ad andare a 30/50 km al massimo - limite cittadino - ma scorreranno in quanto non ci sarà mai il furbo di turno che sorpassa con la sua vettura a destra facendo bloccare il flusso del traffico.

Grazie per le informazioni ;)

Riguardo la possiblità di fare la ciclabile togliendo spazio alle auto mi trovo pienamente daccordo con te. Non a caso a Londra molte ciclabili sono così...

In Italia ovviamente è illegale Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili

"Legge - 557/99
DECRETO MINISTERIALE 30 novembre 1999, n. 557
Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili
(G.U. n. 225, 26 settembre 2000, Serie Generale)

Art. 4

6. I percorsi ciclabili su carreggiata stradale, in promiscuo con i veicoli a motore, rappresentano la tipologia di itinerari a maggiore rischio per l'utenza ciclistica e pertanto gli stessi sono ammessi per dare continuità alla rete di itinerari prevista dal piano della rete ciclabile, nelle situazioni in cui non sia possibile, per motivazioni economiche o di insufficienza degli spazi stradali, realizzare piste ciclabili. Per i suddetti percorsi è necessario intervenire con idonei provvedimenti (interventi sulla sede stradale, attraversamenti pedonali rialzati, istituzione delle isole ambientali previste dalle direttive ministeriali 24 giugno 1995, rallentatori di velocità - in particolare del tipo ad effetto ottico e con esclusione dei dossi - ecc.) che comunque puntino alla riduzione dell'elemento di maggiore pericolosità rappresentato dal differenziale di velocità tra le due componenti di traffico, costituite dai velocipedi e dai veicoli a motore.

Art. 6

3b) sulla carreggiata stradale, qualora l'intensità del traffico ciclistico ne richieda la realizzazione; in tale caso si tratta di corsie ciclabili nello stesso senso di marcia ubicate sempre in destra rispetto alla contigua corsia destinata ai veicoli a motore. Tale soluzione è obbligatoria quando sussistono condizioni di particolare intensità del traffico ciclistico ed il suo flusso risulti superiore a 1.200 unità/ora, per almeno due periodi di punta non inferiori a quindici minuti nell'arco delle ventiquattro ore.
"
 
Qui magari entriamo in un discorso che va in OT. Bisognerebbe parlare della differenza di tassazione tra noi e l'Inghilterra oppure della stessa mentalità e cultura british a riguardo 'auto i mezzi pubblici e la bicicletta ect ect. Troppo lungo e fuori tema,appunto.

Restando in OT ieri sera ho finito tardi, erano circa le 22.45, dal lavoro all'altezza del Ministero della Difesa ho incrociato un altro ciclista che pedalava in via XX settembre però in direzione centro, io andavo verso piazza Santa Susanna. Ci siamo salutati, io ho fatto il segno dei surfisti e lui mi ha risposto "beeelllaaaaa" rimarcando il nostro bel pedalare in quella serata priva di auto per Roma. Era per caso un utente del sito????
 
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